NEWS sugli animali

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paprika999
view post Posted on 27/1/2006, 12:01




ENPA NEWS del 13 gennaio

LEGGE COMUNITARIA, PASSA EMENDAMENTO. L'ENPA: "FINISCE UN'EPOCA DI CRUDELTÀ NEI CONFRONTI DEGLI ANIMALI"
Ha effetto immediato (e non a partire dal 2013) la direttiva comunitaria che impone agli allevatori il rispetto delle principali esigenze fisiologiche ed etologiche degli animali. Soddisfazione dell'Enpa per l'approvazione, avvenuta mercoledì 11 gennaio, dell'emendamento che anticipa di sette anni e rende immediata l'applicazione di una direttiva che apporterà un miglioramento nella vita degli animali da allevamento e da pelliccia; nella previsione originaria doveva entrare in vigore solo nel 2013. La Protezione Animali plaude all'operato di Carla Rocchi, parlamentare della Margherita e presidente della Sezione di Roma dell'Enpa.
Le disposizioni che, grazie all'emendamento passato alla Camera diventano operative, impongono che tutti gli allevamenti garantiscano il rispetto delle principali esigenze fisiologiche ed etologiche degli animali e vietano o limitano inoltre alcune pratiche particolari di allevamento. Il provvedimento include tutti i vertebrati nonché pesci, anfibi, rettili allevati o custoditi per la produzione di derrate alimentari, lana, pelli o per scopi agricoli.
Per l'Enpa "si tratta di un importante passo in avanti che cancella il tentativo di applicare solo fra sette anni misure fondamentali di tutela degli animali; tocca ora agli allevatori adeguarsi mentre alle Asl è affidato l'importante incarico di vigilare sulla corretta osservanza delle norme. Grazie all'emendamento approvato questa mattina finisce un'epoca di crudeltà nei confronti degli animali allevati".
Un ringraziamento dall'Enpa va al costante impegno di Carla Rocchi, Presidente della sezione romana dell'Enpa, di Ermete Realacci e di Luana Zanella, che hanno collaborato per ottenere oggi questo risultato concreto; un passo avanti di fondamentale importanza è stato compiuto per la tutela del benessere animale e di questo bisogna ringraziare tutte le persone che ogni giorno si confrontano con i problemi del mondo animale per trovare il modo di affrontarli. (11 gennaio)



SACRIFICI RITUALI DI ANIMALI: MIGLIAIA LE VITTIME. L'ENPA SCOPRE UN CASO DI MACELLAZIONE CLANDESTINA
Come ogni anno milioni di animali sono stati uccisi senza stordimento in occasione della festività religiosa islamica dell'Aid el Kebir, la Festa del Sacrificio. E come ogni anno, l'Enpa ha vigilato sulla corretta applicazione della legge e sul rispetto delle norme a tutela del benessere degli animali.
A Lodi, le Guardie Zoofile dell'Enpa hanno denunciato un cittadino maghrebino colto a macellare clandestinamente un ovino nel cortile della sua abitazione. Seguendo una segnalazione che chiedeva di controllare un animale ritenuto in pericolo, i volontari della Protezione Animali hanno trovato martedì nella zona di Sant'Angelo Lodigiano (Lodi) prove evidenti di una macellazione rituale. Sarebbe forse stato possibile impedire il fatto se le Forze dell'Ordine fossero intervenute tempestivamente alla chiamata dell'Enpa; ma solo nel tardo pomeriggio è stato possibile un controllo sul sospetto, un maghrebino abitante nella zona da anni. Sono stati trovati alcuni resti delle interiora dell'animale all'interno dell'auto dell'uomo, mentre sul tavolo di cucina si trovava il corpo dell'animale ormai macellato, in seguito sequestrato dalla Asl. Ad un primo esame è risultato evidente che l'ovino era stato ucciso senza preventivo stordimento, sgozzato come prevede il rituale islamico e lasciato dissanguare fino alla morte. La vicenda si è svolta nel cortile dell'abitazione, che si affaccia su un parco pubblico; l'autore ha confermato di aver ucciso l'animale, dopo averlo acquistato da un pastore locale, che sembra gli abbia già fornito, negli anni scorsi, animali per tale scopo. Il maghrebino, convinto di non aver fatto nulla di sbagliato, sarà denunciato dall'Enpa per maltrattamenti e macellazione clandestina e rischia di finire in carcere per il reato commesso.
In Italia, pur essendo previsto dalla legge il preventivo stordimento, è in vigore una deroga che consente la macellazione "halal" come da precetti islamici o "kosher" secondo i dettami ebraici, che implicano lo sgozzamento di un animale sano con una lama. In molti Paesi, anche di fede islamica, sono applicati metodi per alleviare le sofferenze degli animali, ma i più rigidi considerano lo stordimento come una ferita che rende "impura" la vittima del sacrificio.
L'Enpa continua a dichiarare la sua contrarietà alla macellazione di animali senza stordimento. Esistono dunque numerosi macelli - autorizzati dal Ministero della Salute - che consentono di svolgere al loro interno il rituale islamico per consentire ai fedeli di consumare carne preparata secondo i dettami della legge, che prevede di dissanguare l'animale ancora vivo; ma ci sono dei metodi che permettono di applicare tale metodo senza procurare dolore, applicando sistemi come l'elettronarcosi o il proiettile captivo, che inducono in uno stato di totale incoscienza togliendo sensibilità all'animale, che muore così senza provare dolore alcuno. L'Ente Nazionale Protezione Animali chiede al Ministero della Salute di effettuare rigorose verifiche all'interno dei macelli ma anche sul territorio per evitare le macellazioni rituali "fai da te" punite, queste ultime, dalla legge. (11 gennaio)



MACELLAVA UN ANIMALE NEL CORTILE DI CASA. GUARDIE ZOOFILE ENPA E POLIZIA LO SCOPRONO
Due Guardie zoofile di recente nomina dell'Enpa di Torino sono intervenute in seguito a una segnalazione che avvertiva di una macellazione clandestina in atto in un cortile cittadino; i responsabili all'arrivo dell'Enpa e della Polizia hanno tentato la fuga.
Arrivati sul posto, i volontari della Protezione Animali hanno immediatamente riscontrato abbondanti tracce di sangue e hanno individuato come l'autore del reato un macellaio di origini nordafricane, ma di cittadinanza italiana. La Polizia ha collaborato con i volontari dell'Enpa, trovando nel corso di una perquisizione un notevole quantitativo di carne già preparata in tranci nel frigorifero del sospetto.
L'uomo e sua moglie, che avrebbero addirittura cercato di sottrarsi al controllo da parte delle Forze dell'Ordine scappando all'arrivo della Polizia, sembrano aver macellato l'animale non per un sacrificio rituale, ma per la vendita al dettaglio presso il loro esercizio commerciale. Se questa intenzione fosse provata, si aggraverebbe la posizione dei due, che non avrebbero agito per consumo personale, ma per un guadagno economico; la Asl di zona dovrà accertare la provenienza della carne, per poter provare il reato commesso. È scattata comunque nel frattempo la denuncia per maltrattamento nei confronti dell'autore del fatto; l'Enpa ha già annunciato che intende costituirsi parte civile nella vicenda. (11 gennaio)



UN ALTRO CASO DI MACELLAZIONE CLANDESTINA SCOPERTO A MODENA DALLE GUARDIE ZOOFILE DELL'ENPA
Un altro caso di macellazione clandestina è stato scoperto dalle Guardie zoofile dell'Enpa di Modena, che hanno denunciato due cittadini stranieri colti in flagranza di reato. Con la ricorrenza della Festa del sacrificio, i fedeli di religione islamica ricordano l'episodio di Isacco e Abramo, mangiando carne macellata secondo il rito.
Le Guardie zoofile dell'Enpa, come ogni anno, hanno effettuato un servizio di vigilanza su tutto il territorio, per accertare che non fossero commessi illeciti. Nell'unico macello di zona autorizzato alla macellazione con rito islamico, è stata controllata la regolarità delle autorizzazioni della struttura, nonché del personale operante, verificando la presenza di un veterinario come richiesto dalla legge. Nella stessa mattinata, però, i controlli hanno portato alla denuncia di due nordafricani sorpresi a macellare abusivamente due agnelli.
All'arrivo delle Guardie Zoofile un animale era già stato macellato e sezionato, mentre il secondo era riverso a terra agonizzante. Il terreno circostante era intriso di sangue a testimonianza del disperato cammino dell'animale che, secondo il rito, viene lasciato libero di muoversi dopo essere stato scannato. I due uomini sono stati deferiti all'autorità giudiziaria per maltrattamento agli animali e "atti contrari alla pubblica decenza" secondo l'articolo 726 del Codice penale. La sezione di Modena invita tutti i cittadini a segnalare eventuali presenze sospette di agnelli e capre, possibili vittime sacrificali. (13 gennaio)



CONTINUANO GLI ESPERIMENTI SUGLI ANIMALI, MA VENGONO POSTE REGOLE DALL'EFSA CONTRO IL DOLORE
L'Efsa, l'Agenzia europea per la sicurezza alimentare, ha incaricato un gruppo di esperti al fine di definire i criteri con cui gli esperimenti scientifici che fanno uso di animali devono essere realizzati. L'Enpa ribadisce la sua ferma posizione contro l'utilizzo di animali per la sperimentazione, ma accoglie comunque favorevolmente ogni passo teso ad alleviare le sofferenze di quelli che già si trovano nei laboratori o a diminuire il numero degli esemplari sfruttati per questo fine. Il gruppo di esperti ha pubblicato, nel mese di dicembre, una sintesi dei limiti cui è necessario attenersi nei laboratori, ponendo regole piuttosto rigorose per gli scienziati che abbiano a che fare con animali.
Uno dei temi trattati da questo documento riguarda l'importanza della valutazione delle percezioni e della sensibilità al dolore provato da un animale; è risultato che anche alcune specie invertebrate, oltre a possedere una memoria a breve e a lungo termine e a manifestare capacità di apprendimento
mostrano di avere una chiara percezione dello spazio e si dimostrano non intenzionati a sottoporsi nuovamente a una procedura dolorosa, tutte caratteristiche che si formano nel periodo prenatale per i mammiferi.
La sintesi quindi inserisce nell'elenco degli animali protetti anche i feti dei mammiferi o gli embrioni di volatili, rettili, pesci o anfibi, se si trovano nella fase in cui sviluppano le funzioni motorie e sensoriali, così da impedire che il nascituro possa percepire dolore o una condizione impropria. Per i volatili, ad esempio, è importante la protezione dei piccoli nel periodo immediatamente precedente la schiusa delle uova, momento in cui gli animali hanno dato prova di essere già sensibili; per i mammiferi, anche se la percezione cosciente è solitamente associata con il primo respiro dopo la nascita, sono state evidenziate raccomandazioni per non indurre stress emotivi nella madre, che potrebbero ripercuotersi sul cucciolo. In sostanza il documento non nega la possibilità di condurre esperimenti su feti di mammiferi, ma ne limita l'esecuzione sotto anestesia o con analgesici se dolorosi.
Un capitolo a parte riguarda il post esperimento, che purtroppo prevede nella maggior parte dei casi che gli animali vengano soppressi; gli esemplari, in maggioranza piccoli roditori, che compongono circa il novanta per cento degli animali usati nei laboratori, dovranno essere protetti almeno dal dolore, utilizzando sostanze gassose o iniezioni per impedirne le ultime sofferenze.
Per ora, se pure sono state ripetute anche in questa sede le raccomandazioni a diminuire l'utilizzo di animali nella sperimentazione, i laboratori ancora hanno le gabbie piene; non è questa la soluzione,
ma porta avanti la concezione di tutela, anche se in modo limitato. (10 gennaio)



IL COMUNE DI VICENZA PUBBLICA IN VENTIMILA COPIE UN REGOLAMENTO A FAVORE DELLA TUTELA DEGLI ANIMALI
Il Comune di Vicenza ha recepito in un documento locale leggi e ordinanze di carattere nazionale sulla tutela degli animali. La collaborazione tra amministrazione cittadina e Enpa continua da tempo dando sempre migliori risultati e questo è un passo fondamentale verso una maggiore garanzia dei diritti degli animali. Al bando dunque le gabbie per volatili troppo piccole, i collari per cani 'a strozzo' e le catene corte che impediscono all'animale di muoversi; vietato l'uso di animali per scommesse e obbligo per tutti di tenere i propri beniamini in spazi adeguati per dimensioni e luminosità.
Saranno salate le multe per i contravventori, fino a quattrocentocinquanta euro per chi verrà colto in fallo; questo recita il testo, realizzato grazie al lavoro dell'assessore agli Interventi sociali, Davide Piazza, alla Provincia, alla Asl, alla Polizia municipale e all'Enpa. L'assessore Piazza ha dichiarato sul nuovo documento: "Verrà stampato in ventimila copie da inviare alle famiglie vicentine. Spesso chi maltratta un animale lo fa non solo per cattiveria, ma anche per ignoranza".
Con l'occasione, partiranno anche i corsi per diventare "gattara" autorizzata. L'Enpa auspica che il giro di vite contro i maltrattamenti, unito alla diffusione del materiale informativo, possano valere da deterrente per chi trascura o addirittura maltratta gli animali. (9 gennaio)



MANIFESTAZIONE A CAGLIARI CONTRO IL KILLER DEI CANI DI MOLENTARGIUS. L'ENPA CHIEDE DI ARRESTARE IL RESPONSABILE
L'Enpa chiede l'intervento urgente delle Istituzioni contro la crudeltà che continua a colpire chi non può difendersi, né invocare aiuto. Centinaia di persone hanno partecipato, domenica 8 gennaio, alla manifestazione spontanea cui hanno preso parte in massa i cittadini e le associazioni animaliste per protestare contro la strage di cani che un pastore di Medau su Cranu sta perpetuando ai danni degli animali del parco di Molentargius, nell'area metropolitana di Cagliari. L'uomo, già identificato dalle Guardie Zoofile dell'Enpa, è stato denunciato per maltrattamento e uccisione di animali nonché per aver aggredito fisicamente un volontario della Protezione Animali.
L'Enpa ricorda che esiste una legge, la 189/2004, contro i maltrattamenti verso gli animali, che va applicata in modo severo soprattutto contro chi non a caso, ma in piena coscienza, arreca danno, o addirittura toglie la vita, a un animale. I cagliaritani si sono schierati compatti nel condannare non solo l'operato del killer di cani, ma anche nel criticare la lentezza della giustizia, che in questo caso tarda a fare qualcosa per porre un freno alle violenze che continuano a essere perpetuate a danno dei quattrozampe di Molentargius.
Il responsabile del massacro di cani è una persona nota, un pastore della zona che solo due settimane fa nel corso di un controllo ha aggredito una Guardia zoofila nell'esercizio delle sue funzioni mandandola in ospedale, distruggendo anche il parabrezza del veicolo dell'Enpa nella foga della sua aggressione. L'uomo ha affermato che i cani avrebbero ucciso alcune delle sue pecore e avrebbe aggiunto che stava tutelando il suo lavoro. Una giovane donna è stata inoltre minacciata dallo stesso pastore, che le ha intimato di smettere di nutrire i cani randagi, se non voleva fare la stessa fine dei cuccioli trovati torturati e uccisi.
Dall'inizio di dicembre le uccisioni sono continuate a ritmo serrato, senza sosta, giungendo a contare almeno trenta vittime accertate in un mese tra i randagi della zona; molti dei quali erano in realtà adottati dagli abitanti del circondario, che si premuravano di nutrire i quattrozampe, tutti di taglia media o piccola, certo non cani che potevano mettere in pericolo un gregge, come avrebbe dichiarato il pastore. (9 gennaio)



INTIMIDAZIONI E MINACCE A UNA GUARDIA ZOOFILA. L'ENPA DI SAVONA CHIEDE AIUTO ALLE AMMINISTRAZIONI LOCALI
Una Guardia zoofila dell'Enpa di Savona subisce l'ennesima intimidazione, nonostante una quantità di denunce per minacce e atti di vandalismo. "Hanno strappato il citofono dal cancello di casa", raccontano dalla Sezione della Protezione Animali di Savona, "tagliato i cavi con un tronchese, divelto alcuni cartelli e si sono portati via tutto". L'episodio, grave quanto non isolato, riguarda un volontario della sezione savonese noto per essere in prima linea contro il bracconaggio e i maltrattamenti agli animali.
"È la quattordicesima denuncia presentata alla locale stazione dei Carabinieri, per 'avvertimenti' del genere; in passato, assieme alle fucilate, gli attentatori avevano gettato i corpi di alcuni volatili e rettili, uccisi a bastonate o sgozzati", dicono dall'Enpa di Savona. Le Guardie zoofile sono da sempre oggetto di minacce: lettere anonime, scritte di morte sui muri, lancio di animali morti e fucilate contro le abitazioni, vandalismi contro i loro automezzi, senza contare le decine di telefonate di insulti.
Queste reazioni costituiscono il segno evidente dell'efficacia dell'attività del corpo di volontari contro il bracconaggio, le violazioni alle leggi in materia di maltrattamento di animali, allevamenti, caccia e pesca e, da qualche anno, sui combattimenti tra cani; e sono considerate dagli agenti come un inevitabile 'effetto collaterale'. "Ciò che è più difficile comprendere è invece l'indifferenza, e talvolta l'ostilità, di alcuni settori della Pubblica amministrazione. Nonostante tale situazione infatti, da alcuni anni sono stati privati del porto d'armi: bracconieri e nemici degli animali ringraziano", conclude la Sezione Enpa di Savona. (2 gennaio)



L'ENPA CAMBIA IL DESTINO DI DUE ANIMALI E LI SALVA. UN'ADOZIONE SPECIALE PER UNA MUCCA E UN TORELLO
L'Enpa ha salvato due animali, Levis e Moretto, dal macello cui erano destinati e ha trovato per loro un nuovo domicilio. Si tratta di una mucca di sei anni e di un giovane torello di appena un anno che erano stati utilizzati a fini didattici e sarebbero in seguito stati ceduti dall'Università di Torino, che li possedeva, perché fossero mandati al mattatoio. Ma il provvidenziale intervento dell'Enpa ha permesso di trovare un'adozione per i due bovini, così da cambiare il destino dei due, trasformando un epilogo drammatico in un lieto fine. Una vita serena da pensionati dopo il lavoro all'Università, invece di essere ridotti a diventare bistecche.
L'Enpa di Torino, dopo una lunga ricerca per individuare la giusta collocazione per Levis e Moretto, ha trovato accoglienza presso un animalista bergamasco, Pietro Steiner, che ha generosamente offerto ospitalità in un luogo splendido dove i nostri amici potranno morire di vecchiaia anziché sotto il coltello del macellaio. Una storia di autentico amore per gli animali, quell'affetto che non vede differenza tra gli animali domestici, cosiddetti "da compagnia" e quelli definiti con spregio "da cortile".
Il giovane che proprio oggi li ha accolti ha una graziosa cascina che già ospita numerosi amici con la coda; Pietro è stato subito colpito dalla vicenda che sembrava senza speranza e ha preso a cuore la situazione, facendosi carico della sorte degli animali. Levis e Moretto andranno quindi a far parte di un branco "sui generis", composto da ovini, caprini e un cavallo, molti dei quali rischiavano come i nostri protagonisti di fare una brutta fine.
"È bellissimo sapere che Levis e Moretto sono finalmente al sicuro", ha dichiarato Giovanni Pallotti, Coordinatore regionale del Piemonte che ha seguito personalmente la vicenda per essere certo di affidare in buone mani i due quattrozampe, "e in questa occasione l'Enpa ringrazia tutti quelli che hanno collaborato senza pregiudizi per aiutare i nostri amici a trovare un'adozione per scampare al macello. È inqualificabile", ha aggiunto Pallotti "che una volta finito il lavoro didattico gli animali vengano letteralmente buttati via, come fossero oggetti. Oggi è una giornata meravigliosa, perché per Levis e Moretto inizia una vita serena, adeguata alla loro natura, non più in cattività, come dovrebbe essere per ogni essere vivente". (12 gennaio)



LO ZOO SAFARI DI RAVENNA POTREBBE INQUINARE LE ACQUE CHIARE. NO AL PROGETTO DAL CONSORZIO DI BONIFICA
L'Enpa ringrazia il Consorzio di bonifica della Romagna centrale per essere intervenuto nella ormai annosa questione dello zoo safari, progetto che ogni volta torna a essere presentato, nonostante sia palese la sua inadeguatezza, oltre alle gravi implicazioni in contrasto con la tutela degli animali che vi sarebbero ospitati e, nell'ultima versione, anche a danno delle acque chiare della campagna circostante. La battaglia dell'Enpa contro la realizzazione di uno zoo safari nei dintorni di Ravenna continua, nonostante la società Alfa 3000 abbia ripresentato il progetto per creare un parco faunistico con animali esotici nei pressi di Mirabilandia.
Il Consorzio di bonifica della Romagna centrale è sceso infatti in campo in questi giorni per bloccare il nuovo progetto, che anche questa volta non sembra rispettare i requisiti per l'approvazione. Era stata inviata proprio negli ultimi giorni di dicembre al direttore del Consorzio, Ettore Maria De Cupis, una lettera aperta dal capogruppo dei Verdi in Consiglio comunale, Maria Grazia Beggio, con la quale si chiedeva un intervento urgente a difesa delle canalizzazioni che insistono sul territorio che il progetto dello zoo safari prevede di utilizzare. Questo sistema è infatti protetto da vincoli paesaggistici inseriti nel Piano territoriale paesistico della Regione e dal Piano territoriale di coordinamento provinciale, posti appositamente per difendere le opere realizzate nel corso della bonifica della campagna ravennate.
"Si tratta di un progetto poco chiaro", ha dichiarato De Cupis in un'intervista a un quotidiano locale, ponendo l'accento sul fatto che "nella bozza presentata ci sono opere di sbarramento, passaggi di acqua da un bacino all'altro assolutamente vietati, che pongono seri problemi alla sicurezza idraulica della zona".
L'Enpa ribadisce fortemente la propria opposizione a tale realizzazione, non solo per la tutela degli animali, ma anche per la conservazione del patrimonio naturale della zona, già messo a dura prova da decenni per una sempre maggiore industrializzazione, che ha condotto a un livello di inquinamento che, lungi dal diminuire, sarebbe incrementato dal parco faunistico; l'immissione delle acque di scarico del parco non dovrebbe per questioni igieniche entrare in contatto con le canalizzazioni realizzate per irrigare i campi. A riprova della correttezza della posizione della Protezione Animali, da anni schierata contro questo progetto, i cui limiti emergono ad ogni nuova versione in modo più evidente, si è aggiunto anche il parere di alcuni tecnici del settore, che hanno posto un veto alla Alfa 3000 che dovrebbe ripercuotersi anche sulla Valutazione di Impatto Ambientale.
Il progetto potrà ancora - se bocciato - essere modificato e ripresentato, come già avvenuto in passato, proponendo ogni volta tagli, aggiunte o adattamenti, fino a cambiare la definizione dell'oggetto stesso, che da zoo safari oggi si propone come parco faunistico; ma l'Enpa continua ad percepire questo progetto come un grande investimento di denaro destinato a sfruttare gli animali senza concretizzare i tanto sbandierati "fini didattici" in qualcosa che vada oltre l'esposizione di animali in cambio di un biglietto. (2 gennaio)



ROMA, SEQUESTRATO DALL'ENPA UN CANE FERITO E TENUTO A CATENA. DENUNCIATO IL PROPRIETARIO
Un tempestivo blitz delle Guardie zoofile dell'Enpa di Roma ha salvato un cane che rischiava la vita per un'infezione causata dalle pessime condizioni in cui era tenuto. Il proprietario dell'animale è stato denunciato dall'Enpa per maltrattamenti; ora rischia il carcere.
Una segnalazione giunta all'Enpa ha messo in moto l'azione delle Guardie zoofile della Protezione Animali che si sono in brevissimo tempo recate nella zona dell'Ardeatina, vicino al Santuario del Divino Amore, per verificare se l'animale fosse davvero in pericolo. Il cane, Max, un meticcio di taglia grande tipo rottweiler di circa quattro anni, è stato trovato dalle Guardie zoofile Enpa legato a catena nell'area di un esercizio pubblico gestito da un quarantenne romano, che lo teneva in mezzo a fango e a escrementi; il cibo gli veniva gettato da lontano e l'unico riparo era una cuccia fatiscente che poco poteva in questi giorni di freddo e pioggia.
Il collare a catena che l'animale aveva era penetrato nelle carni del cane fino a procurargli ferite provocando una grave infezione che, se trascurata, avrebbe ucciso Max in poco tempo. Il proprietario si è addirittura stupito quando gli è stato spiegato che l'Enpa avrebbe sporto denuncia presso l'Autorità giudiziaria, non riuscendo a comprendere cosa ci fosse di sbagliato nel tenere un animale perennemente legato fino a causargli lesioni gravi; il reato di maltrattamenti o di condotta in condizioni che causano gravi sofferenze per l'animale è punibile con l'arresto fino a un anno e con un'ammenda fino a diecimila euro.
Nel corso dell'intervento non è stato possibile avvicinare l'animale senza sedarlo; una prolungata cattività può infatti indurre un cane a manifestare reazioni violente, come in questo caso, particolarmente drammatico, che ha richiesto l'utilizzo di un leggero sedativo per poter prestare le prime cure a Max. Sul luogo sono intervenuti, dietro richiesta dell'Enpa, veterinari della Asl RmC e RmD che hanno visitato l'animale, attestando immediatamente, dalle condizioni in cui il cane si trovava, il maltrattamento. Max è ora al canile municipale di Roma dove stanno prestandogli le prime cure; sembra possa farcela, anche se è fortemente debilitato fisicamente e avrà bisogno di tempo e attenzioni. (3 gennaio)



CUCCIOLI SALVATI DALLE GUARDIE ZOOFILE DELL'ENPA, ORA I TROVATELLI CERCANO CASA
Una telefonata anonima all'Enpa di Torino ha salvato la vita di un branco di cuccioli di cane, custoditi in un terreno non recintato. Le Guardie zoofile della Protezione Animali, intervenute prontamente, hanno portato al sicuro venticinque meticci, forse nati da un allevamento clandestino e adesso ospitati dal canile di via Germagnano, dove resteranno per il tempo necessario a verificare che gli animali siano in buone condizioni di salute o eventualmente prestare loro le prime cure. I volontari dell'Enpa hanno notato una particolare somiglianza tra gli animali, tutti esemplari di giovane età, tale da farli apparire come fossero tutti parte di un'unica enorme cucciolata; questo potrebbe essere un elemento a favore dell'ipotesi di un allevamento clandestino; il terreno è situato nella zona degli orti abusivi dell'Arrivore, dove le Guardie zoofile hanno trovato cibo stantio gettato a terra, alcuni ratti morti e acqua gelata in secchi da pittura usati al posto delle ciotole. L'Enpa ha allertato la Asl di zona, perché la vicenda giunge dopo analoghe segnalazioni, che aprono la strada a sospetti di un traffico illecito di animali, forse destinati a combattimenti.
I trovatelli saranno poi portati al rifugio di Cuorgnè, dove ci si augura possano trovare famiglie disposte a dare un tetto e un po' di affetto a questi cuccioli, il cui smarrimento fortuito potrebbe essere l'inizio di una vita più serena. Chi fosse interessato all'adozione è pregato di contattare il canile al numero 0112624803. (2 gennaio)



BOA "SFRATTATO" SOTTO NATALE TROVA CASA GRAZIE ALL'APPELLO DELLA SEZIONE ENPA DI GENOVA
Un boa di due metri e mezzo è stato "sfrattato" nei giorni delle feste dalla sua famiglia per l'arrivo di un bebè e l'Enpa di Genova si è attivata per cercare una nuova sistemazione. L'impresa sembrava ardua, adottare un serpente di tale mole non è una scelta da fare a cuor leggero, ma un volontario dell'Enpa con la passione dei rettili si è fatto avanti con determinazione per accogliere l'insolito trovatello. Si tratta di un attivo collaboratore della Protezione Animali che ha messo a disposizione un ternario ampio e ben attrezzato per il boa Natalina, che l'Enpa di Genova aveva ribattezzato per l'urgenza, sotto le festività natalizie, di trovare una sistemazione. Il nuovo proprietario ha incontrato la futura mamma costretta a separarsi dal boa, per rassicurarla sulle condizioni in cui Natalina si troverà nella nuova dimora.
Negli stessi giorni, dieci criceti erano stati abbandonati e la sezione ligure si è impegnata per trovare loro una sistemazione adeguata. Rosanna Zanardi, capo nucleo delle Guardie zoofile dell'Enpa di Genova, ha ringraziato la stampa che ha collaborato diffondendo l'appello tra la cittadinanza. L'Enpa ringrazia il giovane volontario che ha accolto Natalina e le famiglie che hanno adottato i criceti. (3 gennaio)



PESCI NELLE FONTANE: L'ENPA DI SALUZZO LI SALVA PRIMA DEGLI INTERVENTI DI PULIZIA DEL COMUNE
Anche i pesci rossi vengono abbandonati, non per strada, ma nelle fontane pubbliche. Questo l'allarme lanciato dall'Enpa di Saluzzo (Cuneo) che segnala un problema spesso non conosciuto dalla maggior parte della gente e spesso sottovalutato, come se il dolore dei pesci, essendo silenzioso, non fosse grave come quello di altre specie animali. Aumentano gli abbandoni da parte di chi, dopo aver portato un pesce rosso in casa, lo vede diventare grande e letteralmente lo scarica nelle pubbliche fontane, senza curarsi della temperatura sempre più rigida o dei procedimenti comunali, che di solito prevedono periodiche pulizie delle fontane. Nel corso di queste operazioni igieniche, nella maggior parte dei casi i pesci muoiono numerosi, ma l'Enpa di Saluzzo si sta prodigando per trasportare gli animali al sicuro prima che siano decimati; il Comune della cittadina ha accolto la proposta della Protezione Animali, che proprio in questi giorni di festa è intervenuta per mettere al sicuro gli ospiti involontari della fontana di Piazza Garibaldi.
"Questi pesci, come tutti gli animali, soffrono moltissimo ove detenuti in luogo non idoneo, quale ad esempio è la tristissima boccia casalinga" ha dichiarato Marco Bravi, rappresentante dell'Enpa provinciale, che ha posto l'accento sulla superficialità con cui alcune persone portano un animale in casa senza comprendere che si tratta di una responsabilità da prendere seriamente. "Il primo invito ai cittadini è non acquistarli, né accettarli in dono se non si dispone di un adeguato acquario in cui accoglierli", ha infatti premesso. E sulle operazioni dell'Enpa di Saluzzo ha concluso: "Per quanto riguarda le fontane cittadine, siamo a disposizione dei Comuni per concordare interventi di cattura preventiva alle attività di manutenzione". (2 gennaio)



GATTO SFIGURATO DA UNA FUCILATA NEL SAVONESE, FORSE RIMARRÀ CIECO. L'ENPA DI SAVONA CERCA IL RESPONSABILE
Brutale aggressione a Borgio Verezzi (Savona) nei confronti di un gatto, rimasto gravemente ferito in seguito a una fucilata al muso, che è stato prontamente soccorso dai volontari della sezione savonese dell'Enpa. L'autore dell'attacco ha agito nella zona vicina ai campi sportivi, colpendo una femmina della locale colonia felina libera; l'animale è stato preso in cura dai volontari dell'Enpa e sottoposto ad un lungo intervento dal veterinario dell'associazione; aveva infatti il volto completamente sfigurato dai pallini da caccia e quasi sicuramente rimarrà cieco. Si tratta di un esemplare che era stato sterilizzato dai volontari dell'Enpa, che si occupano del benessere della colonia felina in questione.
Le Guardie zoofile dell'Enpa hanno già avviato gli accertamenti per individuare i colpevoli che, ai sensi dell'articolo 544-ter del Codice penale, rischiano, in caso di condanna, la reclusione da tre mesi ad un anno o la multa da tremila a quindicimila euro, oltre alla costituzione di parte civile dell'Enpa. Chiunque possa dare informazioni utili può telefonare alla sede di Savona (019/824735) o inviare una mail a [email protected]. (13 gennaio)



SETTER UCCISO CON UN FUCILE A PALLETTONI. L'ENPA DI ATINA: "CHIEDIAMO PIÙ RISPETTO PER GLI ANIMALI"
Il corpo di un cane ucciso a fucilate è stato trovato nel Frusinate dai volontari dell'Enpa, giunti sul posto in seguito a una segnalazione anonima. L'animale, un setter, era forse stato rubato, perché era provvisto di un tatuaggio che mostra la sua provenienza dalla zona di Sora per l'identificazione dei proprietari, ancora non accertata; il responsabile dell'Enpa di Atina, Vittorio Fargnoli, è intervenuto personalmente, con la rappresentante di un'altra associazione, per tentare di salvare il quattrozampe che purtroppo, al momento dell'arrivo dei soccorsi era già privo di vita. L'uccisione è avvenuta con un fucile da caccia caricato a pallettoni, che avrebbe colpito l'animale sul fianco. Il corpo del cane è stato affidato alla Asl veterinaria, per ulteriori accertamenti che potrebbero aiutare le indagini al fine dell'individuazione del responsabile del grave episodio, che rischia non solo pene pecuniarie, ma addirittura il carcere per l'atto commesso. "Noi non chiediamo che le persone amino come noi gli animali" ha dichiarato Fargnoli, "ma che almeno vengano rispettati". (2 gennaio)



GLI SCOIATTOLI DI GENOVA SONO VITTIME DEL VELENO. L'ENPA CONTINUA A CERCARE I RESPONSABILI
La sezione Enpa di Genova ha reso noti i risultati ricevuti dal laboratorio di Brescia in seguito alle analisi sui corpi degli scoiattoli trovati morti nei parchi: si tratta di veleno per topi. Come sospettavano le Guardie zoofile della città ligure, il numero dei decessi dei roditori, otto casi in pochi giorni, era troppo elevato per essere casuale e gli esemplari non presentavano alcuna traccia di lesioni o malattie che ne giustificassero il decesso; ma il laboratorio ha trovato del warfarin, un topicida anticoagulante, che attesta in modo inconfutabile la volontà di uccidere gli animali da parte di chi ha lasciato un veleno a portata degli scoiattoli. Nessuna traccia di veleno invece sui corpi degli storni trovati morti nello stesso periodo, probabilmente in seguito alle gelate di dicembre che hanno decimato molti animali a causa del freddo improvviso.
L'Enpa si impegna a continuare la sorveglianza del territorio per individuare i responsabili del massacro di scoiattoli. Interpellato, il Comune di Genova ha dichiarato di aver "somministrato una pasta all'interno delle tane dei topi un anno fa e poi basta"; ma non si tratta certo di conseguenze della derattizzazione di un anno fa, che avrebbe causato decessi molto prima di questo inverno. Si indaga anche sulle implicazioni del fatto che il veleno sia usato in piccole dosi in alcuni farmaci per curare esseri umani con patologie cardiache, essendo così abbastanza facilmente reperibile.
L'Enpa di Genova per il momento ringrazia per la cortese sollecitudine il dottor Loris Alberali dell'Istituto zooprofilattico di Diagnostica di Brescia, che si è impegnato nell'indagine con autentico interesse. (9 gennaio)



LUPO MORTO NELLA SILA, FORSE VITTIMA DI UN AVVELENAMENTO. SAREBBE IL SECONDO CASO IN POCHE SETTIMANE
Nel Parco Nazionale della Sila i volontari dell'Enpa di Crotone e dell'associazione Explora hanno trovato il corpo di un esemplare di lupo italiano, probabilmente deceduto in seguito a un avvelenamento. L'animale non mostrava infatti a un primo esame tracce di ferite o segni di malattia che giustificassero il decesso; il corpo al momento è stato affidato al Centro di Recupero Animali Selvatici di Cosenza per ulteriori accertamenti.
Sul posto è intervenuto anche il Corpo Forestale dello Stato; purtroppo l'animale è il secondo a subire lo stesso trattamento in poche settimane; era infatti stato avvelenato poco tempo fa un altro lupo, nonostante in Italia sia riconosciuto come specie protetta e chi ferisce o uccide un lupo sia passibile di punizioni severe. Anche i proprietari di alcuni cani della zona hanno segnalato casi di bocconi lasciati in giro o gettati all'interno di terreni privati, con conseguenti avvelenamenti. L'Enpa chiede un intervento urgente da parte delle autorità locali per potenziare le indagini e fermare tempestivamente chi sta minacciando al contempo la fauna selvatica e gli animali domestici. (2 gennaio)



ENPA DI TREVISO, UN NUOVO CANILE E PIÙ MICROCHIP PER AFFRONTARE L'EMERGENZA RANDAGI NELLA MARCA
Il prossimo obiettivo dell'Enpa di Treviso è riuscire a ottenere la costruzione di un nuovo canile per far fronte a richieste sempre più pressanti. Si tratta di un progetto nato in seguito al sempre crescente fenomeno del randagismo, grave nella Marca trevigiana, che registra un numero sempre più alto di abbandoni e di conseguenza di nuovi arrivi al canile; esiste al momento una struttura a Ponzano, nella provincia di Treviso, ma non è nemmeno lontanamente sufficiente a soddisfare la richiesta di spazi. In risposta alla lettera inviata dalla sezione Enpa di Treviso ai Comuni della Marca e alle Asl di zona in cui si chiedeva un intervento urgente, alcuni sindaci si sono riuniti per elaborare una strategia unitaria; i Comuni di Roncade e Mogliano in particolare si sono impegnati a cercare un sito adatto e a trovare soluzioni per raccogliere i fondi necessari. Una valida idea è quella di creare, unitamente al canile pubblico, spazi da utilizzare a pagamento per animali in pensione, quando i padroni non possono portarli in vacanza. Ma la riunione è stata utile anche per sensibilizzare le amministrazioni locali a una maggiore attenzione alla prevenzione, da attuare attraverso una maggiore diffusione dei microchip, che limitano gli abbandoni. (12 gennaio)



APERTE LE ISCRIZIONI AL CORSO PER GUARDIE ZOOFILE ORGANIZZATO DALLA SEZIONE ENPA DI RAVENNA
Inizia il 20 febbraio il corso di formazione per aspiranti Guardie zoofile organizzato dalla sezione di Ravenna dell'Enpa. Le lezioni saranno incentrate su diritto e procedura penale, diritto civile e amministrativo, ma soprattutto sulle norme relative alla tutela del diritto relativo agli animali. Anche nozioni di base di etologia e di veterinaria sono tra i temi che verranno affrontati dal corso, che è teso a dare una preparazione completa, non limitata alla cura degli animali domestici, ma anche a quelli selvatici, esotici e da reddito.
Per diventare Guardia zoofila, ogni aspirante, alla fine del corso, dovrà sostenere un esame che attesti la preparazione e le attitudini della persona a collaborare con la Protezione Animali nella tutela della fauna domestica e selvatica sul territorio. Chiunque fosse interessato a partecipare, può contattare la sezione Enpa di Ravenna allo 0544.36944 ogni martedì e venerdì pomeriggio dalle 16 alle 18. (4 gennaio)



L'ENPA DI SAVONA CERCA CASA PER UN CANE E DUE GATTI, SOLI E SOTTO SFRATTO DOPO LA MORTE DELLA PADRONA
La padrona è morta e i suoi animali cercano casa, questo l'appello dell'Enpa di Savona per un'adozione urgente di un cane e due gatti. I parenti della signora non possono occuparsi dei quattrozampe e i volontari della Protezione Animali si sono attivati per dare a questi animali un tetto e un nuovo affetto; l'intervento dell'Enpa è necessario per la scarsità di tempo a disposizione prima che l'appartamento in cui vivono i nostri amici sia riconsegnato al proprietario.
Il cane è uno yorkshire di nome Red, di taglia molto piccola, che ha circa sei anni; i due felini sono femmine, entrambe sterilizzate.Chi avesse intenzione di adottarli, assieme o separatamente, potrà rivolgersi alla sede Enpa di Savona, corso Vittorio Veneto 2/3, telefono 019.824735. (9 gennaio)



IL SITO INTERNET DEL COMUNE DI PISTOIA "OSPITA" I TROVATELLI DEL RIFUGIO ENPA CONTRO IL RANDAGISMO
E' stato attivato un link, ovvero un collegamento a una pagina web, dedicato all'Enpa sul sito internet del Comune di Pistoia. Da pochi giorni, è possibile visionare alcuni ospiti del rifugio del cane dell'Enpa di Pistoia sul sito www.comune.pistoia.it selezionando l'icona "rifugio del cane". L'iniziativa è stata resa possibile grazie all'attività di un gruppo di volontari della sezione e alla consolidata disponibilità e partecipazione dell'amministrazione comunale.
Così, dopo il regolamento di tutela degli animali con disposizioni come la denuncia delle cucciolate e il vademecum in corso di stampa che darà notizie sulla corretta tenuta di un animale d'affezione, ecco un altro strumento che potrà ulteriormente avvicinare la popolazione alla realtà del randagismo pistoiese incentivando l'adozione di trovatelli come Magda, Carla, Sofy, Nuvola e ancora Alan, Simba, Crusca e tanti altri che aspettano di apparire sul sito. Il sito fornisce informazioni anche su come offrire aiuto alla struttura mediante l'attività di volontariato o donando cose di utilità come coperte o cibo.
I prossimi obiettivi saranno l'ampliamento del sito creando la finestra dei "ritrovati non reclamati", ovvero la ricerca dei proprietari disattenti e la creazione della rete di collegamento con le altre reti civiche dei comuni convenzionati con il rifugio del cane di Pistoia. Queste iniziative hanno reso possibile la creazione di un gruppo di lavoro fra enti diversi come il Comune di Pistoia, il servizio veterinario e l'Enpa; questa collaborazione sta dando i primi frutti, primo fra tutti la riduzione del numero dei randagi nel 2005 dopo oltre cinquanta anni di gestione del randagismo da parte della sezione Enpa di Pistoia. (3 gennaio)



IL COMUNE DI CATANIA ORGANIZZA UNA FESTA PER ANIMALI, MA TRASCURA LE NECESSITÀ PIÙ URGENTI DI TUTELA
L'Enpa protesta contro la festa "Passeggiata a quattro zampe", organizzata dal Comune di Catania, chiedendo che le manifestazioni che servono solo a dare visibilità vengano messe in secondo piano di fronte all'urgenza di interventi che l'amministrazione locale continua a negare, trascurando questioni gravi ma dando spazio a iniziative di nessuna utilità, come quest'ultima.
Il presidente della sezione Enpa di Catania, Cataldo Paradiso, ha espresso notevoli perplessità nei confronti dell'appuntamento nel centro del capoluogo siciliano, realizzato con il patrocinio del Comune. Paradiso ha dichiarato che "sarebbe stato più opportuno e legittimo da parte di codesto Comune che, invece di prestarsi a inutili e tragicomiche farse seppur gratuite, si fosse prodigato per cose più serie e concrete a favore degli esseri deboli ed indifesi e dei cittadini ripristinando il servizio di soccorso e recupero degli animali feriti e malati sospeso da quasi tre mesi per inottemperanze comunali e che, inoltre si fosse impegnato veramente all'attivazione del servizio di sterilizzazione a parole sempre promesso e di fatto mai realizzato".
I problemi degli animali nella zona del Catanese sono ancora moltissimi, ma l'amministrazione locale, piuttosto latitante, non si cura minimamente della questione, adducendo un cronica scarsità di fondi come motivazione; ma nel frattempo Catania deve fare a meno di servizio di recupero animali e di sterilizzazioni, pure urgentissime visto il randagismo sempre crescente. L'Enpa chiede un impegno maggiore al Comune di Catania per coadiuvare il lavoro quotidiano dei volontari, che prosegue costante, ma non può supplire al ruolo delle istituzioni. (9 gennaio)



BENEDIZIONE DEGLI ANIMALI PER LA FESTA DI SANT'ANTONIO CON LA SEZIONE ENPA DI CITTÀ DI CASTELLO
In occasione della ricorrenza della festa di sant'Antonio abate, la Sezione di Città di Castello ha organizzato un appuntamento per domenica 15 gennaio dedicato a tutti i fedeli che amano gli animali. Alle ore 11, di fronte alla chiesa di Cristo Risorto a Umbertide (Perugia), si svolgerà la tradizionale Benedizione degli animali. La Sezione Enpa locale ha diffuso numerosi volantini per invitare gli amici degli animali a questo momento di aggregazione spirituale che può essere anche una bella occasione di riunire persone con la stessa passione, quella di chi sa voler bene ai propri compagni con la coda. Sul volantino, spicca una bella citazione da Kant, "Si può riconoscere il cuore di un uomo già dal modo con cui tratta gli animali". (13 gennaio)



APPROVATO UN DECRETO LEGGE NUOVO CHE PONE LIMITI ALLE BIOTECNOLOGIE IN ITALIA SU ANIMALI E OGM
Anche in Italia non sarà possibile brevettare modifiche genetiche a piante e animali. Lo stabilisce un decreto legge adottato dal Consiglio dei Ministri qualche giorno fa. Il provvedimento recepisce con qualche anno di ritardo quanto previsto da una direttiva europea che risale al 1998, derivata a sua volta dall'accordo di Marrakesh del 1994 e ancora prima dalla convenzione di Rio de Janeiro del 1992 sulla biodiversità. I tempi sono stati lunghi, ma finalmente anche in Italia sono posti dei limiti alle modifiche genetiche sugli animali, impedendo ad esempio la clonazione e negando i brevetti a varietà vegetali o animali frutto di manipolazione.
In materia di agricoltura, il decreto stabilisce che la domanda di brevetto relativa a organismi geneticamente modificati, i tanto famigerati Ogm, debba essere accompagnata da una dichiarazione che garantisca il rispetto degli obblighi di legge. Il Ministero delle Politiche agricole sarà incaricato di vigilare su ogni coltivatore che utilizzi materiale brevettato di origine vegetale, per la riproduzione o la moltiplicazione in proprio nella sua azienda, al fine di garantire il rispetto delle norme vigenti. Questo provvedimento non è certo una soluzione definitiva a tutela degli animali e della produzione vegetale, ma va comunque apprezzato ogni passo compiuto in direzione di una maggiore tutela dell'ambiente, anche se non risolve in modo esaustivo un settore, quello delle biotecnologie, ancora molto confuso e poco regolato da norme chiare, sia a livello italiano che internazionale. L'Enpa auspica un sempre più deciso coinvolgimento delle forze politiche verso l'impegno a definire una normativa di riferimento più attenta alle condizioni e al benessere degli animali. (2 gennaio)



L'UE FIRMA L'ACCORDO PER LA TUTELA DEI DELFINI E LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLA PESCA DEI TONNI
È stato approvato dal Consiglio dell'Unione europea, con decisione dell'8 dicembre 2005, l'accordo sul programma internazionale per la conservazione dei delfini. Questo documento si fonda sui principi programmatici contenuti nella dichiarazione del 1992 di Rio de Janeiro sull'ambiente e lo sviluppo e dalle norme del codice di condotta per una pesca responsabile, adottato dalla conferenza FAO nel 1995, firmato a Washington il 21 maggio 1998, in vigore dal 15 febbraio 1999.
I paesi che finora hanno sottoscritto l'accordo sono quindici: Bolivia, Colombia, Costa Rica, Ecuador, El Salvador, Guatemala, Honduras, Messico, Nicaragua, Panama, Perù, Spagna, Stati Uniti, Vanuatu e Venezuela, ma si spera che l'elenco si allunghi con altre adesioni.
La firma dell'accordo sul Programma internazionale per la conservazione dei delfini è giuridicamente vincolante. Se i Paesi firmatari manterranno i propositi contenuti nel documento, si potrà intervenire positivamente per ridurre il tasso di mortalità accidentale dei delfini, che raggiunge cifre drammaticamente alte a causa della pesca del tonno con reti da circuizione a chiusura. L'accordo infatti pone dei limiti a questa pratica, notoriamente cruenta, e prevede soprattutto un impegno a cercare sistemi meno distruttivi per la pesca dei tonni di grandi dimensioni, tali da non uccidere i delfini nella generale mattanza. (13 gennaio)



LIBERI DI VOLARE SOTTO IL MARE, PLEMMIRIO OSPITA I SUBACQUEI DIVERSAMENTE ABILI PER UN'ESPERIENZA UNICA
Un posto per far conoscere il mare e le sue creature a chi non può vederle, questa è Plemmirio (Siracusa), un'area marina protetta dove bambini e disabili ipovedenti, come pure gli anziani, possono entrare in contatto con il mondo subacqueo e apprezzarne le meraviglie. Si trova sulla penisola della Maddalena, a sud di Siracusa, dove l'area, ricca di grotte sommerse, è popolata da varie specie di pesci, oltre a spugne, cicale di mare e numerosi altri animali che rendono questo luogo la cornice ideale per un'esperienza unica, come può essere quella di far vivere un'immersione subacquea a chi non può vedere con gli occhi i colori del mare, ma necessita di un'assistenza di tipo personalizzato. Alcuni degli ospiti di Plemmirio raccontano di aver "sentito" i colori del mare, toccando i verdi cespugli di Posidonia.
L'approccio dei sub che assistono questi visitatori particolari non è esclusivamente didattico, ma si cerca di condividere un'esperienza di grande emozione, coscienti dei limiti che l'handicap spesso comporta, ma anche con la voglia di andare oltre, per entrare in contatto con la natura a un livello superiore. In alcuni degli itinerari previsti, quelli di Capo Meli e Punta Mola, sono stati predisposti alcuni cartelli didattici in Braille, ma la prossima novità tecnologica che potrebbe essere introdotta è un microfono per comunicare con la guida subacquea.
Per chi invece non può o non vuole tentare un immersione, un video illustra le bellezze del mondo sommerso della Maddalena. Un sito internet gradevole e ricco di immagini e commenti dei visitatori può essere un preludio invitante alla immancabile visita di persona; l'indirizzo è www.plemmirio.it. (2 ottobre)



SCOPERTO DAL DNA L'ALBERO GENEALOGICO DEI FELINI, I PRIMI A COMPARIRE SONO STATI I LEONI, I GIAGUARI E LE TIGRI
Un gruppo internazionale di scienziati ha ricostruito l'albero genealogico dei felini, con una particolare attenzione ai gatti domestici. I risultati dello studio sono stati pubblicati dal mensile Science, che sottolinea la difficoltà di una simile ricerca e il tempo che ha richiesto per essere portata a termine. I nostri amici con la coda avrebbero dunque sei milioni di anni e sarebbero originari del continente asiatico, dal quale almeno dieci migrazioni di portata intercontinentale avrebbero popolato la Terra, con l'unica eccezione delle zone ghiacciate, dove non sono stati in grado di adattarsi al clima.
È stato scoperto che i primi in ordine di arrivo sono stati i leoni, i giaguari, le tigri e i leopardi delle nevi, il gruppo che ha iniziato a differenziarsi dai lontani progenitori; la scoperta è stata possibile grazie al confronto tra il Dna di alcune decine di specie viventi e quello trovato in resti fossili dei felini preistorici. Il felino domestico giunge per ultimo, in contemporanea con il nascere delle prime civiltà umane, per le quali è stato compagno di vita dall'antichità ai nostri giorni. (9 gennaio)



STUDIARE I PELI DELLA CODA DEGLI ELEFANTI PER SAPERE COSA HANNO MANGIATO? ORA È POSSIBILE
Tracciare non solo gli spostamenti, ma anche la dieta dei pachidermi è possibile, attraverso un procedimento che analizza le sostanze chimiche presenti nelle setole della coda degli animali. Sembra un'ipotesi da romanzo giallo, ma è sempre valido il principio che chiunque passa in un luogo prelevi tracce dall'ambiente e ne lasci dopo il suo passaggio altre di sé; buffo che valga anche per gli elefanti, ma molto utile per chi voglia studiare i percorsi compiuti da questi grandi mammiferi e individuare ad esempio luoghi adatti per riserve o parchi, che non siano scelti in modo arbitrario, ma in base alle predilezioni degli animali stessi.
Un gruppo di studio organizzato dall'Università dello Utah e da un'associazione animalista, Save the Elephants, ha seguito alcuni esemplari muniti di radiocollare satellitare, registrandone la dieta quotidiana. Uno degli obiettivi della ricerca è di prevenire, creando opportuni confini, che i pachidermi invadano i centri agricoli, così da tutelare al contempo gli animali e gli abitanti delle zone in questione.
L'analisi delle sostanze presenti nei peli e nei capelli era finora stata utilizzata solo in ambito di medicina legale, su esseri umani vittime o autori di crimini. Questo nuovo utilizzo apre il campo a possibili altre applicazioni per un approfondimento ulteriore della conoscenza delle abitudini animali senza procedimenti invasivi che potrebbero nuocere agli animali stessi.(4 gennaio)

 
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paprika999
view post Posted on 6/2/2006, 14:58




ENPA NEWS DEL 3 FEBBRAIO

"IO STO CON GLI ANIMALI!": ENPA E MASTERS COLLECTION ANNUNCIANO L'USCITA DELL'ALBUM DI FIGURINE

L'Ente Nazionale Protezione Animali e Masters Collection lanciano una strepitosa novità: l'album di figurine "Io sto con gli animali" per stimolare rispetto, difesa, cura. Copie omaggio sono in distribuzione in questi giorni di fronte alle scuole (in tutta Italia, eccetto le province di Terni, l' Aquila, Frosinone, Rieti e le regioni Toscana e Sicilia dove arriveranno in un secondo tempo).
"Io sto con gli animali" è tutto da sfogliare, leggere, scrivere, giocare, pieno di curiosità. Figurina dopo figurina il bambino aiuterà concretamente Enpa nella sua missione. Perché, come dice la campagna sul retro dell'album "l'unica avventura che non finisce mai è difendere gli animali!".
Campagne sociali, leggi, convegni, petizioni... L'attività della Protezione Animali è incessante. Ma abbandoni e maltrattamenti continuano ad esistere. "Dobbiamo educare i più giovani proponendo comportamenti corretti nei confronti degli animali e non solo quelli domestici" commenta Paolo Manzi, presidente dell'Ente Nazionale Protezione Animali, che ha fortemente voluto il settore educativo Delfini Enpa e spiega: "È una strada lunga, ma è dimostrato come una serena convivenza tra bambini e animali possa formare futuri cittadini più equilibrati e consapevoli".
Un indirizzo educativo ampiamente condiviso: grazie al sostegno di Masters Collection, produttore di figurine dedicate alla natura, Delfini Enpa ha già regalato oltre 136.000 libretti educativi nelle scuole elementari italiane. Per informazioni: [email protected]. (25 gennaio)



IL GOVERNO PEGGIORA LA LEGGE SUI GIARDINI ZOOLOGICI. I DELFINI DELL'ENPA NON VOGLIONO QUESTO BUSINESS

Il Governo nicchia sul benessere degli animali negli zoo e nei delfinari e l'Enpa dà voce ai bambini, per far sentire a tutti che i cuccioli d'uomo non ci stanno a sfruttare gli animali. Il Governo sta cercando di far passare una vera e propria sanatoria che lascerebbe nei fatti inapplicato il recente decreto legislativo n. 73, che tra l'altro l'Italia ha approvato con notevole ritardo rispetto agli altri Paesi dell'Unione Europea. Il termine di sei mesi indicato dal Decreto, entro il quale tutti i gestori di zoo e delfinari avrebbero dovuto apportare modifiche per migliorare la vita degli animali e per ottenere la licenza ministeriale, è stato cancellato da un Decreto del Ministro Matteoli.

Stavolta, però, il Governo dovrà fronteggiare un avversario agguerrito, i bambini, che non vogliono dare ulteriori margini a chi si è già troppo spesso arricchito sulla pelle degli animali, catturati, sfruttati, esibiti per lo spettacolo. L'Enpa non resterà in silenzio mentre il Governo darà altre deroghe a chi usa gli animali solo per fini economici.

Ai bambini gli animali in prigione non piacciono, li vogliono liberi. Questo il messaggio dei giovani Delfini, i soci junior dell'Enpa, che malgrado la tenera età dimostrano una coscienza animalista più profonda di quella degli adulti, convinti a torto che sia giusto portare i più piccoli allo zoo o ai delfinari per far conoscere gli animali, senza contare che gli animali in cattività, oltre a soffrire perché tenuti in condizioni non idonee, non hanno comportamenti naturali, ma indotti. I bambini dell'Enpa stanno dando vita a una rivoluzione pacifica, inviando i loro messaggi per insegnare agli adulti che loro gli animali li amano per davvero e gli piace vederli soltanto quando sono liberi e non chiusi in gabbia o in una piscina.

I disegni realizzati dai ragazzi sono colorati, teneri e pieni di civiltà. Le lettere toccanti, firmate con grafia infantile, hanno contenuti semplici e diretti, che chiamano il mondo degli adulti a prendersi la responsabilità di gestire con rispetto la natura per lasciarla in eredità intatta o arricchita ai bambini di oggi, gli uomini di domani. Il deciso "no" dei bambini italiani alla detenzione degli animali in zoo e acquari è un messaggio al contempo essenziale e forte, un richiamo alla tutela dell'ambiente che non può essere disatteso.

L'iniziativa è promossa da Delfini Enpa, il settore educativo Enpa dedicato ai più giovani, attraverso uno dei libretti educativi in diffusione scolastica e l'album di figurine "Io sto con gli animali", nei quali si invitano i bambini a mandare elaborati di protesta contro i delfinari. Al contempo, 2.700 scuole hanno ricevuto un fax con l'invito a raccogliere firme contro la nuova apertura dello zooparco di fronte a Mirabilandia. La Protezione Animali ringrazia i bambini, che costituiscono la migliore garanzia per gli animali che il futuro sia in mano a uomini che li amino e li rispettino. Per questo l'Enpa rilancia, chiedendo a tutti i bambini che ancora non lo hanno fatto di mandare i loro disegni o chiederci il testo della petizione (via mail con una richiesta a [email protected]). (2 febbraio)



L'UNIONE EUROPEA PUNTA A UN MARCHIO SUL BENESSERE ANIMALE. LA COMMISSIONE VARA UN PIANO D'AZIONE

L'Ue punta a un marchio europeo sul benessere degli animali negli allevamenti. Un'inchiesta di Eurobarometro ha infatti evidenziato la circostanza secondo la quale il 74% degli europei è convinto di poter migliorare, con le lodo decisioni d'acquisto, la condizione degli animali negli allevamenti. Più della metà dei consumatori ha dichiarato inoltre che sarebbe disposto a pagare più cari i prodotti ottenuti con una garanzia maggiore sulle modalità d'allevamento degli animali. L'Esecutivo ha, sulla questione, varato un piano d'azione che prevede, per i prossimi cinque anni, l'individuazione di alcune delle norme di base per il benessere degli animali; nel piano si incoraggiano metodi alternativi di ricerca rispetto alla sperimentazione sugli animali, si introducono indicatori di benessere e si offre il sostegno a iniziative internazionali per la protezione degli animali.
"La protezione e il benessere degli animali - ha dichiarato il commissario Ue alla salute e protezione dei consumatori, Markos Kyprianou - sono essenziali per ragioni etiche e morali, ma anche per la salute del bestiame e per la qualità degli alimenti". Di qui la scelta di Bruxelles di avviare un piano d'azione in modo da fare delle norme europee sull'argomento le "più severe del mondo".
Per garantire il benessere animale, la Commissione sta anche esaminando il mezzo per proibire in tutta l'Unione il commercio delle pellicce di gatto o di cane. (23 gennaio)



ONDATA DI GELO: IL FREDDO PUÒ UCCIDERE ANCHE GLI ANIMALI, PROTEGGIAMOLI DALL'INVERNO

L'Enpa segnala il pericolo di trascurare la sopravvivenza degli animali in questi giorni di clima rigido. Il freddo sta infatti causando disagi, bloccando treni, facendo lievitare il prezzo dei prodotti coltivati, ma soprattutto mettendo a rischio la salute di chi non può scegliere come ripararsi dalle intemperie. Gli animali, infatti, hanno spesso difficoltà ad ambientarsi agli improvvisi cambiamenti di clima, specialmente quelli che sono stati estirpati dal loro habitat naturale per farli vivere in città.

Un animale selvatico predispone il suo corpo a proteggersi dal freddo invernale infoltendo la sua pelliccia in modo naturale e graduale, ma altrettanto non riesce a fare il cane di casa, magari abituato al salotto riscaldato, se viene all'improvviso messo fuori dalla porta per andare in terrazzo o in giardino. È necessaria quindi maggiore attenzione nei giorni più freddi; cuccioli e animali anziani devono essere più protetti, ma anche i cani sani e adulti vanno asciugati con cura al ritorno a casa se hanno giocato con pioggia o neve. I gatti domestici, se non escono di casa, non hanno particolari problemi, sanno cercare da soli il posto più caldo dove rifugiarsi.

Ma se il nostro quattrozampe può avere una cuccia comoda e calda dove rannicchiarsi, altrettanto non si può dire per la fauna selvatica che popola le città, in questi giorni in gravi difficoltà per trovare pozze di acqua non ghiacciata dove abbeverarsi e cibo per sfamarsi. L'Enpa consiglia di lasciare una ciotolina di acqua e una di briciole sul davanzale, che potrebbe essere provvidenziale per qualche piccolo volatile stremato, oltre a restituire al donatore uno spettacolo ineguagliabile in contraccambio. Appendere fuori dalla finestra un nido e una mangiatoia, nella quale si consiglia di mettere cibi vari per attrarre specie differenti: arachidi per le cinciallegre, carne cruda per i picchi, briciole di pane e granaglie per passeri e merli, o ancora croste di formaggio, frutta e riso per tordi, storni, fringuelli, capinere e colombi. Una ricetta nutriente per pettirossi, merli e passeri: mezzo chilo di farina di frumento per dolci, 1 chilo di farina per polenta di mais giallo, mezzo chilo di zucchero e 5 o 6 confezioni di margarina vegetale da 250 grammi, da sciogliere sul fuoco per mescolarla con gli altri ingredienti e fare palline da lasciare sul davanzale.

L'Enpa chiede infine agli allevatori e ai pastori di garantire agli animali da lavoro o anche a quelli destinati alla macellazione una protezione dalle intemperie adeguata a contrastare i rigori dell'inverno.

L'Enpa ha interpellato oggi le principali compagnie di trasporto per sollecitare un migliore trattamento nei confronti degli animali, spesso stivati come merci senza alcun riguardo per le loro condizioni; in questi giorni, se non protetti dal freddo intenso, rischiano di restare in gabbiette non riparate né riscaldate. (27 gennaio)



VITTORIA DELL'ENPA, SVENTATA LA STRAGE PREVISTA. IL COMUNE DI ACQUI TERME NON ABBATTERÀ I PICCIONI

Grande vittoria dell'Enpa che ha guadagnato la salvezza per i piccioni di Acqui Terme (Alessandria), che rischiavano lo sterminio per una sconsiderata decisione del Comune, che voleva eliminare i volatili con metodi cruenti. Puntando su motivazioni di natura economica, l'Enpa è riuscito a convincere l'amministrazione locale che è stata toccata, se non nel cuore, nel portafogli, cambiando rotta e orientando la strategia di contenimento degli esemplari verso la distribuzione di mangimi trattati con antifecondativo.

Importante comunque il risultato, casse comunali meno povere e piccioni non più in pericolo di vita. La sezione Enpa di Acqui Terme ha particolarmente insistito adducendo una valida argomentazione contro la strage di volatili: l'esperienza fatta qualche anno fa dalla città di Barcellona (Spagna), dove furono abbattuti circa quarantamila esemplari, senza ottenere nulla, perché nel giro di pochi anni il numero di animali è tornato al punto di partenza. Come in quel caso si rischia, scegliendo l'eliminazione cruenta, solo di riproporre il problema di esubero in breve tempo, visto che i volatili, come molte altre specie animali, tendono a moltiplicarsi più rapidamente se trovano il territorio sgombro, mentre limitano la riproduzione se ci sono altri animali a contendere il cibo.

L'Enpa si dichiara molto soddisfatta del risultato ottenuto, anche se si attende ancora con trepidazione la sorte dei volatili di altri Comuni italiani, le cui amministrazioni fanno orecchi da mercante di fronte all'esperienza degli animalisti e continuano a ostinarsi verso la strategia della strage piuttosto che della prevenzione. Acqui Terme andrà a breve a ingrossare le fila delle città che dimostrano in termini pratici i risultati dei mangimi anticoncezionali, così da convincere anche i più scettici che è preferibile gestire il fenomeno con lungimiranza e senza spargimento di sangue. (27 gennaio)



PICCIONI DESTINATI ALLA CAMERA A GAS. LA SEZIONE ENPA DI ROVERETO CONTRO IL COMUNE DI ARCO

La sezione Enpa di Rovereto (Trento) è scesa in campo per difendere i piccioni cittadini di Arco, minacciati da un provvedimento che, se applicato, li vedrà a breve condannati alla camera a gas. Oltre all'Enpa, le altre associazioni animaliste della zona e molti cittadini si sono affiancati a Antonio Russi, presidente della locale sezione della Protezione Animali, per difendere gli animali da un provvedimento che non porterebbe a soluzione il problema del sovrannumero, causando solo un massacro di volatili. Nei giorni scorsi, il sostituto procuratore della Repubblica di Rovereto ha aperto un'indagine sulla questione, per capire se i metodi proposti dal Comune siano o meno in conflitto con la normativa in vigore. Forse sollecitato dall'interesse del procuratore, il Sindaco di Arco ha incontrato anche un altro veterinario per avere un secondo parere, oltre a quello del collega che ha avuto la malaugurata idea di suggerire la strategia del massacro di volatili, adducendo come motivazione la possibilità di trasmissione di malattie.

Per ora il provvedimento di eliminazione dei piccioni resta valido, si attende l'esito di questa serie di incontri per capire se l'amministrazione locale abbia cambiato idea o sia ancora ferma sulla sua posizione. L'Enpa si dichiara pronta a proseguire la battaglia intrapresa con denunce e manifestazioni, qualora il Comune non tornasse sui propri passi decidendo di dare una chance di sopravvivenza ai volatili e ricorda, con l'occasione, che la fauna urbana va tutelata non meno di quella selvatica. (31 gennaio)



DUECENTO MAIALI DALLA SPAGNA PER ESSERE MACELLATI E VENDUTI COME TIPICI SUINI SARDI. OPERAZIONE DELL'ENPA

Duecento suini sono stati trasportati dalla Spagna alla Sardegna senza alcuna sosta per nutrire e far muovere gli animali; il camionista spagnolo è stato individuato e denunciato grazie a un blitz delle Guardie zoofile dell'Enpa, in collaborazione con l'associazione tedesca Animals' Angels (che ha fatto, di notte, la segnalazione alle Guardie dell'Enpa) e i Carabinieri dei Nas. Il maltrattamento commesso nei confronti dei maiali in questo caso è evidente, considerata la durata del viaggio, circa quarantotto ore, durante le quali agli animali non è stato consentito scendere come sarebbe previsto dalla normativa in materia, che prevede una sosta di un giorno ogni ventiquattro ore di percorso. Gli animali sarebbero probabilmente poi stati marchiati a destinazione, per essere venduti dopo la macellazione come fossero maialetti della Sardegna; non è il primo caso di questo tipo segnalato dall'Enpa, che ha collaborato con Animals' Angels verificando il trattamento dei suini per tutto il tragitto, stressante e troppo lungo. Già nel 2003 l'Enpa aveva denunciato l'autista di un tir che portava un carico di suini dall'Olanda, per farli macellare in Sardegna, a Selargius (Cagliari); in quel caso, il conducente è stato condannato per maltrattamenti, perché gli animali erano stati portati per 39 ore di seguito senza soste.

L'Enpa lancia l'allarme sul fenomeno delle importazioni fraudolente, che ha implicazioni gravissime nei confronti degli animali, portati in condizioni indecenti, senza alcuna garanzia di sopravvivenza; ma anche i consumatori sono vittime di questo traffico, perché vengono truffati sulla provenienza delle carni. La Protezione Animali ribadisce in questa occasione la sua ferma contrarietà allo sterminio degli animali nei mattatoi, finalizzato allo sfruttamento degli stessi a fini alimentari. L'Enpa chiede che almeno sia assicurato agli animali, prima del raggiungimento del macello, un trattamento in condizioni adeguate alla loro natura, ovvero che garantisca un adeguato quantitativo di cibo, acqua e un trasporto con mezzi sufficientemente spaziosi e con pause se il viaggio si protrae oltre un certo numero di ore.

"È già fin troppo breve il tempo concesso dalla normativa per il ristoro degli animali destinati al macello - ha commentato Emanuele Deiana, coordinatore regionale dell'Enpa per la Sardegna - ma se queste regole non vengono rispettate, il trasporto degli animali diventa spesso un maltrattamento grave". Facendo riferimento ai numerosi episodi accaduti negli ultimi anni, Deiana ha poi aggiunto: "Molti animali giungono a destinazione già morti perché troppo stipati nei camion, o disidratati per l'insufficienza di abbeveratoi rispetto al numero degli esemplari trasportati. L'Enpa chiede maggiori controlli sui carichi per garantire anche agli animali allevati per la macellazione un minimo rispetto delle loro condizioni di vita".(26 gennaio)



COLLARI ELETTRICI: È UNO STRUMENTO DI TORTURA, PER L'ENPA LA SENTENZA DEL TAR NON CAMBIA NULLA

Il Tar del Lazio ha accolto la richiesta delle aziende che producono collari elettrici, sospendendo l'ordinanza del Ministero della Salute del 5 luglio 2005 che ne vietava l'utilizzo. Ma per l'Enpa l'utilizzo di un tale metodo resta comunque una violazione della normativa contro i maltrattamenti: il collare elettrico è uno strumento cruento e coercitivo.

L'ordinanza emanata dal Ministro Storace è soltanto un provvedimento rafforzativo, nato dall'esigenza di rispondere a numerosi episodi di violenza esercitata su cani con l'alibi dell'addestramento; in realtà il divieto di utilizzo è già insito nella legge contro i maltrattamenti. Alcuni addestratori senza scrupoli ne hanno fatto e ne fanno purtroppo uso, malgrado siano stati anche trasmessi servizi televisivi che hanno messo in luce la crudeltà di queste persone, che per ottenere un'obbedienza pronta non si fanno scrupoli di ottenerla infliggendo dolore e paura.

Claudio Locuratolo, membro della Giunta esecutiva dell'Enpa, ha commentato la sospensione del Tar: "Anche senza l'ordinanza ministeriale, siamo convinti che l'impiego dei collari elettrici sia equiparabile ad un moderno e tecnologico strumento di tortura. E' indubbio che trasmettere scariche elettriche al fine di modificare il comportamento di un'animale è una crudeltà inutile, cose da Medioevo". L'Enpa ritiene senza dubbio che l'utilizzo di questi collari integri la fattispecie del reato previsto dall'articoli 544 ter del codice penale, ovvero il divieto di cagionare lesioni ad un animale come pure il divieto di sottoporlo a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche ecologiche o anche a chi li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi. Questo reato è punito con la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro. Quindi con o senza l'ordinanza, l'utilizzo dei collari è vietato e le nostre Guardie zoofile continueranno a sanzionarne duramente l'utilizzo".(3 febbraio)



COLLARI ELETTRICI, L'ENPA LAZIO:"GLI ADDESTRATORI CHE NE FANNO USO NON SONO BRAVI"

Anche il coordinamento dell'Enpa per il Lazio ha voluto commentare il provvedimento. "La lobby dei cacciatori, se pure minoritaria nel nostro Paese, unitamente a un piccolo gruppo di addestratori che non sono in grado di svolgere il loro mestiere delegando ai collari il loro compito, hanno vinto l'ennesima battaglia", ha dichiarato Paolo Spicacci, Coordinatore regionale dell'Enpa per il Lazio.

Questo provvedimento di sospensione va a scapito degli animali, ribadisce il Coordinatore regionale dell'Enpa. "Tutto è perfettibile, anche l'ordinanza del Ministro Storace, tuttavia era un primo segnale importante che il Tar ha deciso di sospendere. Quanto è difficile aiutare gli animali contro piccole violente e insulse lobby!". (3 febbraio)



L'ENPA: CHIUDE LA CACCIA, UN BILANCIO DISASTROSO. URGENTI NUOVE TUTELE PER LA BIODIVERSITÀ

L'Enpa accoglie con sollievo la chiusura della stagione venatoria, che quest'anno ha portato più vittime del solito. A causa della caccia continua infatti nell'indifferenza generale a incrementarsi il drammatico declino della biodiversità; per aggravare la situazione complessiva, va registrato anche l'impatto di un inverno freddissimo, che ha colpito, come l'Italia, anche gli altri Paesi europei, decimandone la fauna. Le popolazioni selvatiche sono infatti le prime vittime dello stravolgimento climatico causato dalle attività dell'uomo.

Grava intanto ormai da mesi sui migratori la minaccia dell'influenza aviaria, causata dagli allevamenti intensivi dove fortissima è la densità degli animali e spesso totale la mancanza di igiene. I migratori dunque sono i primi a essere colpiti a causa di questo modo innaturale di "produrre", anche se non manca tra i tanti disinformati chi è convinto che la fauna selvatica sia la fonte stessa del contagio. I migratori sono invece la vittima indifesa di un virus che, se non forzato da un comportamento umano irresponsabile, teso al guadagno economico piuttosto che alla tutela degli animali e della salute pubblica, non avrebbe causato le conseguenze cui assistiamo.

Più della metà delle specie selvatiche cacciate in Italia risulta essere in diminuzione. In particolare, l'Enpa mette l'accento su alcuni esemplari, quali la coturnice e il combattente, un tempo numerosi nel nostro Paese e oggi a rischio estinzione; questi volatili vanno tolti immediatamente dalla lista delle specie cacciabili, pena la loro scomparsa.

Claudio Locuratolo, membro della Giunta esecutiva Enpa, ha dichiarato: "Occorre ristabilire la verità scientifica. Occorre ancora una generale assunzione di responsabilità di tutto il mondo politico sulla crisi dell'ambiente e della biodiversità". Ricordando il ruolo di protezione della fauna che le Istituzioni devono fare proprio, Locuratolo ha ribadito l'assurdità di incentivare l'attività venatoria, per favorire gli interessi di pochi a danno non solo degli animali, ma di tutti gli uomini, che perdono un patrimonio comune impossibile a riprodursi una volta perduto: "Sarebbe ora che chi spara si rendesse conto che, mentre a una a una le specie scompaiono, solo una seria presa di coscienza da parte dell'uomo può modificare lo stato attuale delle cose". (31 gennaio)



FINISCE LA STAGIONE VENATORIA. L'ENPA DI SAVONA COMMENTA: AVEVAMO CHIESTO DI CHIUDERE PRIMA

Si chiude finalmente, la lunga stagione venatoria, con un finale particolarmente velenoso per la fauna selvatica e ulteriormente rattristato da incidenti gravi. Malgrado l'eccezionale nevicata di questi giorni Regione e Province non hanno anticipato la chiusura della caccia, come sarebbe stato previsto dalle norme di legge. Hanno chiuso scuole e aeroporti, stadi ed autostrade; ma la caccia non è stata toccata e fino all'ultimo giorno qualche "sportivo" cacciatore è potuto andare nei boschi innevati a sparare ad animali disperati e indeboliti dalla fame: femmine e cuccioli di capriolo, femmine di cinghiale gravide, nessuno è stato risparmiato dalla foga venatoria; sono invece stati numerosi i cacciatori appostati a aspettare volatili infreddoliti alla ricerca di cibo lungo la costa, nei pochi spazi sgombri di neve. Politici ed amministratori, sempre zelanti verso ogni richiesta del mondo venatorio, non hanno invece accolto le richieste dell'Enpa e delle altre associazioni ambientaliste. L'Enpa di Savona chiede se questo è il modo di "gestire" la fauna selvatica, patrimonio della collettività, che viene invece saccheggiata senza riguardo per la natura, impoverita dalle doppiette che decimano ogni anno gli esemplari della regione, un tempo ricca di fauna. (30 gennaio)



SEQUESTRATI AL MERCATO CLANDESTINO DI NAPOLI DUECENTO VOLATILI IN UN BLITZ DI ENPA, LIPU E FORESTALE

È stato un successo il blitz delle Guardie zoofile dell'Enpa delle Guardie venatorie della Lipu e del Corpo Forestale dello Stato al mercato clandestino degli uccelli di Sant'Erasmo a Napoli: tre denunciati e numerosi sequestri di volatili, circa duecento, il bilancio della giornata. Ottanta cardellini, cinquanta lucherini, cinquanta verdoni, quindici fanelli, tre merli, un codirosso e un'allodola sono stati sequestrati durante l'operazione congiunta; I venditori hanno anche tentato di opporre resistenza, cercando di fuggire e di investire gli uomini della Forestale; alcuni, dopo essersi accorti del controllo in corso, hanno tentato di occultare gli animali gettando le gabbie nei contenitori dell'immondizia.

Il controllo è stato ripetuto a distanza di un'ora, trovando altri venditori che continuavano il commercio di animali, aumentando anzi i prezzi per la diminuita concorrenza. Felice la conclusione della giornata, che ha incaricato un gruppo di bambini che si trovavano nel parco Virgiliano di Napoli di liberare i volatili, facendone i protagonisti di un'azione indimenticabile, restituire la libertà a chi rischiava di morire in gabbia. L'Enpa ringrazia per la collaborazione tutti i partecipanti all'operazione. (30 gennaio)



MISSIONE SALVATAGGIO ARGO: IL PADRONE SCONTA L'ERGASTOLO, IL CANE ABBANDONATO HA BISOGNO DI AIUTO

L'Enpa di Trieste lancia un appello per salvare un cane che altrimenti rischia di essere soppresso per la sua aggressività. Si tratta di un esemplare di Sarplaninac, una razza di cani da pastore di taglia grande, il cui padrone è stato condannato all'ergastolo, lasciando il suo cane alla moglie che non ne vuole sapere e ne ha chiesto la soppressione perché l'animale è diventato inavvicinabile; il cane è infatti rimasto chiuso in un recinto per molti mesi, diventando aggressivo. Il quattrozampe, che ha circa tre anni e ora si trova presso il canile di Trieste, ha ricevuto dall'Enpa un nuovo nome, quello che aveva è ormai perduto con la sua vecchia vita: si chiama Argo, in segno di omaggio per l'omonimo cane di Ulisse che lo aspettò fedele fino al suo ritorno a Itaca.

Argo ha bisogno di essere rieducato da personale qualificato - veterinari e psicologi animali - e l'Enpa ha pensato di portarlo nello speciale centro dedicato alla riabilitazione psicologica dei cani da combattimento che si trova in Piemonte; ma sono necessari dei fondi per farlo entrare nel gruppo di rieducazione, perché i contributi statali sono esclusivamente destinati ai cani che un tempo erano usati per i combattimenti. Serve quindi un aiuto concreto per mantenere Argo e farlo lavorare con i terapeuti; è un impegno che non durerà per sempre, perché l'Enpa, convinta che ci sia una seconda possibilità per tutti i quattrozampe, è certa che alla fine del percorso sarà possibile trovare una famiglia che gli possa restituire la fiducia nell'uomo che sembra aver perso. Chi fosse interessato a partecipare con un contributo personale può utilizzare per i versamenti il conto corrente12963344 intestato a "Enpa di Trieste" con la causale "per Argo" oppure recarsi alla sede dell'Enpa in via Marchesetti. (1 febbraio)



GUARDIE ZOOFILE ENPA TROVANO DUE CANI MALTRATTATI IN UN CANTIERE ALLA MURATELLA. UNO NON SOPRAVVIVE

Effettuando un controllo in seguito a una segnalazione, le Guardie zoofile della sezione Enpa di Roma hanno trovato due cani presso un cantiere in zona Muratella, tenuti legati a catena. All'arrivo delle Guardie zoofile Enpa, nel pomeriggio di venerdì scorso, giunte sul posto tempestivamente appena ricevuta la richiesta di un controllo su questi animali, uno dei due cani era già morto.

Il proprietario, un cittadino della Repubblica Moldava di quarantotto anni, teneva i due quattrozampe in mezzo al fango, privi di adeguati rifugi, nutriti con pezzi di pane duro e raffermo. Gli animali, due cuccioli di sette mesi, meticci di pastore tedesco, erano detenuti in condizioni pessime da ogni punto di vista; difficile per ora conoscere perché uno dei due non sia riuscito a sopravvivere; il corpo del cane, posto sotto sequestro dalle guardie zoofile, è stato affidato alla Asl Rm D, che sta accertando le cause del decesso. Forse è stato il freddo di questi giorni, senza potersi riparare dalle intemperie, o la malnutrizione, o altri maltrattamenti, ma lo stato in cui gli animali versavano all'arrivo dei volontari dell'Enpa consente numerose ipotesi.

Il proprietario dei cani è stato denunciato dall'Enpa ai sensi dell'articolo 727 del Codice penale per maltrattamenti. Anche il quattrozampe sopravvissuto è stato posto sotto sequestro dalle guardie zoofile dell'Enpa ed affidato alle cure del canile municipale di Roma.

L'Enpa ribadisce che la crudeltà contro gli animali è un reato riconosciuto dalla legge, ma sono ancora troppi i casi in cui i maltrattamenti restano non denunciati. È pertanto fondamentale la collaborazione dei cittadini con le istituzioni, perché queste vicende non si ripetano è necessario denunciare formalmente alle Forze dell'ordine ogni persona che fa del male a un animale. (30 gennaio)



SGOMBERATO IL PALAZZO PERCHÉ DICHIARATO INAGIBILE, DUE PIRANHA CERCANO CASA A GENOVA

L'Enpa di Genova chiede aiuto, urge adozione per due piranha, sfrattati dal negozio in cui hanno finora vissuto per cause di forza maggiore. Il negoziante infatti è costretto a lasciare il locale che aveva in affitto perché il palazzo è stato dichiarato inagibile; ha trovato una sistemazione per tutti gli ospiti, tranne questi due poderosi esemplari di sette chilogrammi ciascuno, che per la considerevole taglia hanno bisogno di uno spazio adeguato, non potendo certo adattarsi a un acquario casalingo.

Incredibile ma vero, l'acquario di Genova ha rifiutato accoglienza ai nostri amici; quindi se non sarà trovata un'adozione adeguata i due saranno ospitati nella sezione Enpa cittadina. Insieme ai due pesci sfrattati è prevista la consegna della loro casa, una vasca di due metri di lunghezza per ottanta centimetri di altezza, che dovrà essere tenuta all'interno di un'abitazione. I piranha infatti sono animali il cui habitat naturale è un corso d'acqua dolce, anche non limpida, ma una temperatura medio alta, tra i ventiquattro e i ventisette gradi centigradi; non creano particolari problemi per il cibo, anche se è carnivoro in natura, in acquario si nutre anche con mangime secco senza risentirne; si consiglia tuttavia l'adozione solo a persone che abbiano qualche cognizione di acquariofilia. L'aspirante proprietario dovrà garantire il benessere dei due piranha, una corretta collocazione dell'acquario, il nutrimento corretto; l'Enpa si impegna a prendersi cura degli insoliti trovatelli fino all'adozione, ma ci si augura avvenga in tempi brevi per evitare agli animali un doppio trasloco. Per chi fosse interessato, è possibile contattare la sezione di Genova allo 010.5531696. (2 febbraio)



GUARDIE ZOOFILE DELL'ENPA SEQUESTRANO A FIRENZE, DOPO LUNGHE INDAGINI, UN CANE MALTRATTATO

Dopo settimane di appostamenti, rilievi fotografici, ripetuti sopralluoghi, diffide da parte delle Guardie Zoofile volontarie dell'Enpa di Firenze e del suo personale veterinario, a Sesto Fiorentino, un cinquantenne, allevatore di cani, si ostinava a tenere un cucciolone di pastore tedesco di 7 mesi, all'aperto, continuamente rinchiuso in un box da trasporto di plastica tanto da costringere l'animale a stare immobile e sdraiato. Alle contestazioni delle guardie zoofile e ai ripetuti inviti ad assicurare al cucciolo condizioni di vita idonee, l'allevatore si era sempre opposto giustificandosi che il cane doveva subire un adeguato addestramento caratteriale.
Le Guardie della Protezione Animali hanno subito inoltrato notizia di reato penale per maltrattamento animali alla procura di Firenze, che ha prontamente autorizzato il sequestro cautelativo per evitare al povero animale ulteriori sofferenze. Le Guardie Zoofile dell'Enpa, così, hanno provveduto ad eseguire l'ordine del giudice. Il cane, cosparso delle sue deiezioni è stato immediatamente confortato dai veterinari dell'Enpa e affidato al canile rifugio di Scandicci gestito dai volontari dell'associazione "Gli amici di Carla".
"Sono doppiamente soddisfatto - commenta Simone Porzio, presidente della sezione Enpa di Firenze - per l'alta professionalità dimostrata dal nostro Nucleo delle Guardie Zoofile, costituito unicamente da volontari e completamente autofinanziato dall'Enpa, ma soprattutto per la particolare sensibilità e attenzione ancora una volta manifestata dalla magistratura fiorentina in difesa degli animali". (24 gennaio)



BENEDIZIONE DEGLI ANIMALI A SAVONA: IN CINQUECENTO PARTECIPANO ALL'INIZIATIVA DELL'ENPA
Si è svolta sabato presso la chiesa del Sacro Cuore di Savona, la quarta "Benedizione degli animali", organizzata dai volontari dell'Ente Nazionale Protezione Animali, in occasione della ricorrenza di Sant'Antonio Abate, protettore degli animali. Al rito, officiato dal parroco don Gerolamo Delfino, hanno partecipato oltre cinquecento persone con almeno trecento animali, soprattutto cani e gatti ma anche alcuni uccelli, conigli, tartarughe, furetti, pesci, topolini ed un cavallo. Una particolare benedizione è stata richiesta per Beba, ospite assieme ad altri 63 cani del rifugio di Cadibona dell'associazione, che la proprietà ha deciso di sfrattare entro la fine dell'anno. L'Enpa ha voluto rispettare la tradizione e a tutti i partecipanti è stato distribuito un piccolo panino benedetto, proprio come accadeva in passato; esso veniva conservato nelle stalle e sulle aie a protezione del bestiame dalle malattie. La funzione è stata animata da un toccante intervento di don Delfino in difesa del mondo animale e da una speciale preghiera dell'Enpa per i milioni di animali uccisi nei macelli e nei laboratori di vivisezione. (23 gennaio)



UNA NUOVA SOCIA DELLA SEZIONE DI TORINO BATTE UN RECORD: È LA PIÙ GIOVANE ISCRITTA ENPA

Ha partecipato all'assemblea dei soci, ma è ancora troppo giovane per avere diritto al voto, si tratta di una giovane fanciulla di nome Valeria, che la sezione di Torino reclama a gran voce essere la più giovane socia Enpa in Italia. Valeria ha infatti soltanto un mese, è arrivata il 9 dicembre scorso, iniziando a dare segni di voler nascere proprio davanti a un banchetto Enpa, perché la mamma è una socia molto attiva e quando sono arrivate le doglie stava svolgendo attività di volontariato con la sezione.

La piccola Valeria ha trovato un'accoglienza scodinzolante al suo arrivo in famiglia; Jennifer, la pit bull adottata dal canile Enpa, l'ha presa sotto la sua protezione e la mamma ha già ripreso a collaborare con gli altri volontari del canile, dove porta volentieri la giovane socia Enpa, che già immaginiamo sarà una grande appassionata di animali, viste le premesse.

I migliori auguri da tutti i soci alla piccola Valeria, che batte senza paragoni tutti i soci giovanili dando vita a un nuovo record. L'Enpa augura sia presto superato da nuovi arrivi tra le fila dei soci, dei simpatizzanti, dei volontari; anche se per Valeria c'è ancora molto tempo prima di impegnarsi in prima persona... (27 gennaio)



ENPA DI VICENZA: GARA DI SOLIDARIETÀ A VICENZA PER AIUTARE I TROVATELLI DEI RIFUGI DI MAROLA E GOGNA

L'Enpa di Vicenza ringrazia i cittadini per la inaspettata gara di solidarietà cui hanno dato vita in questi giorni, aiutando i trovatelli del canile di Marola e di quello di Gogna a sopravvivere a questi giorni di freddo intenso. La sezione aveva lanciato un appello per trovare coperte e cibo per gli ospiti del rifugio, ma nessuno poteva immaginare una risposta così generosa da parte dei vicentini. Persone singole e intere famiglie si sono presentate con rifornimenti per i nostri amici con la coda, portando vecchie coperte per le cucce e pacchetti di crocchette, provvidenziali per gli animali di Marola.

Antonella Squilloni, presidente della sezione, ha dichiarato: "Sono commossa, molte persone si sono addirittura scusate perché avrebbero voluto portare qualcosa in più. Ora abbiamo risolto l'emergenza coperte, e di questo posso solo dire grazie al buon cuore dei vicentini, per quanto riguarda le crocchette, invece, il bisogno non si limita al solo periodo invernale per cui mi affido nuovamente a quella provvidenza che, in questi ultimi giorni, mi ha dimostrato di avere molti volti e molti nomi". I nostri amici hanno ancora bisogno di aiuto, anche se grazie alla munificenza di una città che si è dimostrata sensibile al problema dei trovatelli la situazione è meno drammatica di qualche giorno fa.

L'Enpa ringrazia tutti i generosi donatori; per chi volesse continuare a contribuire, partecipando delle spese veterinarie o acquistando "pet food", è possibile contattare i volontari della sezione allo 0444/542427 lunedì e martedì pomeriggio, dalle 16 alle 19, e giovedì mattina, dalle 9 alle 13. (3 gennaio)



RITROVATO DOPO CINQUE GIORNI PEDRO, CANE FUGGITO DALL'AUTO DOPO UN INCIDENTE IN AUTOSTRADA

È stato finalmente ritrovato e riconsegnato alla sua famiglia il cane fuggito sull'autostrada una settimana fa, in seguito a un incidente stradale. Lo sfortunato quattrozampe, che si chiama Pedro, aveva alle spalle una storia di abbandono, felicemente conclusa con l'adozione al canile Enpa di Monza da parte di Massimo, che giovedì 19 gennaio tornava in Brianza, dove lavora, da Novoli (Lecce), sua città natale dove aveva portato Pedro per la Benedizione degli animali, organizzata in collaborazione con la locale sezione Enpa. Sull'autostrada, la macchina è stata coinvolta in un tamponamento che ha rotto il lunotto posteriore dell'automobile, spaventando il povero Pedro che è fuggito senza lasciare traccia.

Il proprietario, Massimo, si è adoperato in ogni modo per ritrovare Pedro, mobilitando le sezioni Enpa di Novoli e di Monza per farsi aiutare nella diffusione degli appelli per raccogliere eventuali segnalazioni. Grazie alla collaborazione di tutti, all'impegno della Polizia stradale di Vasto (Chieti) e al tatuaggio di riconoscimento e alla targhetta che hanno consentito l'identificazione del quattrozampe, la storia ha avuto un lieto fine e Pedro è stato "latitante" per soli cinque giorni. Il proprietario, avvertito dalla Stradale, è corso a riprendere il suo amico con la coda, per fortuna illeso nonostante il breve vagabondaggio. L'Enpa ringrazia le Forze dell'Ordine per la collaborazione che ha portato al felice esito della vicenda. (26 gennaio)



L'ENPA DI SALUZZO CHIEDE UNA RECINZIONE STRADALE: SULLA TORINO-SAVONA AUTOMOBILISTI E CANI A RISCHIO

Recinzioni insufficienti in autostrada mettono in pericolo gli animali e gli automobilisti, avverte la sezione Enpa di Saluzzo (Cuneo), che chiede maggiori garanzie per evitare incidenti stradali che potrebbero avere conseguenze gravi. Il tratto della A6 Torino Savona che dovrà un giorno ricongiungersi a Cuneo è una bretella che non di rado viene invasa da cani vaganti, randagi o di proprietà degli abitanti dei dintorni, che rischiano di essere investiti, ma anche di causare tragedie per evitarli. Una signora ha segnalato all'Enpa che solo qualche giorno fa ha trovato un esemplare meticcio di taglia grande sulla corsi di sorpasso; pur essendo riuscita a evitare l'impatto, la donna non è stata in grado di catturare il cane, che portava al collo un cordino, evidente indizio del fatto che si trattava di un cane di proprietà. Ma l'Enpa ha riportato la segnalazione alla Società Autostrade, alla Polizia Stradale e ai Comuni limitrofi, chiedendo un intervento urgente prima che succeda qualcosa di spiacevole. Anche i proprietari dei quattrozampe della zona sono avvertiti che sono responsabili sia della buona conduzione del proprio animale, che delle conseguenze di una mancata custodia. (2 febbraio)



ABUSIVISMO, LE GUARDIE ZOOFILE DELL'ENPA DI CATANIA SCOPRONO UNA STRUTTURA NON AUTORIZZATA IN UN'AREA SOTTOPOSTA A VINCOLO
Le Guardie Zoofile dell'Enpa di Catania hanno scoperto una struttura abusiva realizzata in un'area sottoposta a vincolo ambientale e paesaggistico. La scoperta è stata fatta dai volontari dell'Enpa nel corso di servizi mirati al controllo del territorio per prevenzione e repressione dei reati ambientali. La struttura - un manufatto di legno e lamiere poggiato su un basamento di cemento - si trova immediatamente a ridosso del molo nel lato che dà verso il Castello. Nella parte più vicina al mare, d'estate, c'è il Lido Aci Castello, nella parte più a monte si trova invece la struttura. Le Guardie dell'Enpa, dopo un sopralluogo, hanno segnalato il reato alla Procura della Repubblica.
Alla scoperta, le Guardie dell'Enpa sono arrivate grazie alle numerose segnalazioni dei cittadini che lamentavano la trasformazione del sito in una vera e propria discarica. Il sito sul quale è stato realizzata la struttura fa parte dell'area marina protetta. (23 gennaio)



CLIMA, ANIMALI IN PERICOLO. LA SEZIONE ENPA DI VICENZA CHIEDE AIUTO E UNO SPAZIO CALDO PER I RANDAGI

Il freddo di questi giorni non ha messo in ginocchio solo i trasporti, tra le vittime ci sono anche gli animali, randagi o meno, che se non adeguatamente riparati corrono seri pericoli per la loro salute. Questo l'allarme lanciato dalla presidente della sezione vicentina dell'Enpa, Antonella Squilloni, che ricorda a tutti come il metabolismo dei quattrozampe sia differente da quello umano e di conseguenza il rischio di un eventuale congelamento è piuttosto elevato per un cane. "In caso si trovi un animale infreddolito", avverte la Squilloni, "è importante chiamare la Polizia municipale perché intervengano operatori del canile".

L'Enpa di Vicenza chiede aiuto anche per trovare spazi adeguati per ospitare animali in degenza dopo interventi, in particolare alcuni esemplari delle colonie feline, che non possono essere rimessi sulla strada con questo clima prima che siano completamente ristabiliti. La sezione chiede quindi un aiuto concreto, con l'offerta di un garage o di una stanza per gli animali in via di guarigione, o con una piccola donazione per chi non ha tempo o modo di aiutare altrimenti. (26 gennaio)



IL KILLER DEI CANI DI COMO COLPISCE ANCORA: AVVELENATO UN ALTRO CUCCIOLO. LA "TAGLIA" DELL'ENPA
Quattordicesima vittima del misterioso killer di animali di Como. L'avvelenatore sul quale da tempo si sta concentrando l'attenzione della locale Sezione dell'Enpa, questa volta ha abbandonato il bosco del parco della Spina Verde e si è avvicinato alle case, disseminando il terreno di esche avvelenate. Purtroppo un cucciolo è morto, ucciso dal veleno. L'Enpa ricorda che resta valida l'offerta di duemila euro a chiunque fornisca informazioni utili all'identificazione di questo folle sadico. Lo scorso mercoledì, mangiando un boccone alla stricnina, ha trovato la morte Rasty, un cane meticcio, incrocio tra un volpino e un pastore tedesco. «Il cane è uscito di casa - ha spiegato un volontario dell'Enpa a un quotidiano locale - ed è rientrato nel giro di un quarto d'ora. Ergo, non può essersi allontanato molto dall'abitazione». La polpetta, insomma, l'ha trovata nei pressi del suo cancello. Poche ore dopo, Rasty ha iniziato a stare male, accusava delle convulsioni. I proprietari, immediatamente, l'hanno caricato in macchina e si sono precipitati dal veterinario. Ma non c'è stato nulla da fare, poco dopo l'ingresso in ambulatorio l'animale è deceduto. (23 gennaio)



AVVELENATO DUE VOLTE LO STESSO CANE, L'ENPA CHIEDE AI CITTADINI DI DENUNCIARE I COLPEVOLI

L'Enpa di Ancona invita i proprietari di animali vittime di avvelenamenti a denunciare il fatto, per non "creare un muro di omertà e di silenzio". Negli ultimi tempi si sono verificati alcuni casi gravi in città, l'ultimo dei quali ha colpito per due volte lo stesso cane, un fortunato pointer di nove anni che è scampato al pericolo in due successive occasioni. Sono state infatti trovate alcune polpette, cui erano stati mescolati veleni derivati da sostanze utilizzate in agricoltura. Il coordinatore regionale dell'Enpa dell'Abruzzo, Simone Casadei, ricorda che ai sensi della legge 189 del 2004 "si tratta di un reato penale", punibile con il carcere anche senza considerare l'aggravante che l'avvelenatore potrebbe potenzialmente colpire un bambino, oltre al quattrozampe. Ma la responsabilità dei cittadini, ricorda l'Enpa è nel denunciare questi episodi o fornire informazioni utili sulla vicenda, per consentire alle Forze dell'Ordine di individuare i responsabili di una violenza che è tanto terribile quanto priva di senso; troppo spesso, infatti, i proprietari di animali uccisi dal veleno non sporgono denuncia, convinti di non poter avere giustizia. (26 gennaio)



UN 2005 PIENO DI NUOVI ARRIVI PER L'ENPA DI TRIESTE. TRA I TROVATELLI TORQUATO, UN TASSO ORA GUARITO

L'Enpa di Trieste inizia il 2006 con un bilancio del lavoro svolto nel 2005; bilancio che si rivela positivo, con un notevole aumento dei ricoveri di animali, il 27,6% in più rispetto all'anno precedente. Quattrocentoventisette cani sono stati recuperati dalla strada e la maggior parte, grazie a tatuaggi o microchip sono stati tempestivamente restituiti ai proprietari; ma anche gatti e gabbiani hanno usufruito dell'aiuto dei volontari dell'Enpa, che hanno lavorato molto per le cure da prestare ai trovatelli e agli animali malati, come pure per la sterilizzazione dei felini delle colonie cittadine.

Ha destato particolare scalpore, tra tanti casi, il ritrovamento di un anziano esemplare di tasso, chiamato Torquato in omaggio al poeta, che aveva una ferita alla testa forse causata da un investimento e generali cattive condizioni di salute. Trovato dai volontari Enpa, che lo hanno curato e nutrito fino a farlo ristabilire, oggi Torquato è un ospite molto vorace e spesso qualcuno che ha voglia di conoscerlo passa in sezione per incontrarlo. (30 gennaio)



L'ENPA DI PERUGIA ORGANIZZA IN UNA TORRE MEDIOEVALE UNA MOSTRA FOTOGRAFICA DEDICATA AI CANI

Domenica 12 febbraio alle 16 sarà inaugurata la mostra fotografica "Dedicata a...tutti i cani del mondo", organizzata dal Centro per l'Arte contemporanea Torre Strozzi e dalla sezione Enpa di Perugia. L'esposizione resterà aperta al pubblico fino al 5 marzo, nella prestigiosa struttura medioevale di Parlesca (Perugia) che risale al tredicesimo secolo, un tempo edificio fortificato e oggi sede di un importante centro culturale, che si propone come autentico punto di riferimento per gli artisti nella provincia perugina.

Nel simpatico volantino distribuito per promuovere l'iniziativa, l'immagine del cane Spotty, creazione di Serena Cavallini, invita a partecipare all'inaugurazione, mettendo in chiaro che i quattrozampe sono benvenuti a visitare la mostra con i rispettivi proprietari. Per eventuali informazioni, rivolgersi alla sede Enpa di Perugia, chiamando lo 075.398490, o scrivendo a [email protected]. (26 gennaio)



UNA NUOVA ARMA PER UCCIDERE LE BALENE, PROTESTA INTERNAZIONALE PERCHÉ IL GIAPPONE PONGA FINE ALLA STRAGE

Non c'è un attimo di tregua nella pesca ai grandi cetacei, le balene continuano a cadere numerose, anche se la Commissione Baleniera Internazionale ha protestato per sensibilizzare l'opinione pubblica nei confronti del grave problema. Con l'alibi di svolgere studi scientifici sulle balene, infatti, continua la strage nei mari del Giappone, dove pare che un gruppo di sedicenti "esperti" sarebbe in procinto di sperimentare una nuova arma, un grande arpione su cui sarebbe montata una carica esplosiva che ucciderebbe gli animali senza dare scampo. Questo l'allarme lanciato dal Sunday Times, che si chiede come questo strumento di morte possa servire per ottenere risposte a quesiti scientifici di grande rilevanza, come millantato a giustificazione dell'uccisione di questi animali, ma il vero scopo delle operazioni effettuate è quello di rifornire le cucine dei ristoranti nipponici, che contano tra i loro clienti molti "estimatori" delle balene.

L'utilizzo dell'arpione esplosivo porterebbe un ulteriore aggravio in un bilancio già drammatico, che vede i grandi cetacei vittime di un massacro continuo, perpetrato a dispetto delle norme internazionali di tutela della fauna marina e contro la gran parte dell'opinione pubblica mondiale, schierata al fianco delle associazioni ambientaliste a favore della protezione delle balene. La morte della balena, con questo metodo ancor più cruento dei precedenti, giunge lentamente e con dolore.

È stata consegnata al Ministro degli Esteri giapponese e a quello della Pesca una protesta formale, sottoscritta a livello internazionale da diciassette Paesi, Italia inclusa, con la quale si chiede al Giappone di porre fine alla caccia alle balene che è in contrasto con quanto stabilito dalla Commissione Baleniera Internazionale che aveva sollecitato il Giappone a modificare la sua politica in materia ittica. L'Italia ha aderito nel 1990 alla Commissione, che si prefigge di proteggere i grandi cetacei, ormai a rischio estinzione per la pesca indiscriminata di cui sono oggetto. (31 gennaio)



EROE A QUATTRO ZAMPE, SALVA LA COMPAGNA CHIAMANDO AIUTO, CONTROLLA I POMPIERI AL LAVORO E POI FUGGE

Salva la sua compagna e fugge, una volta certo che lei non sia più in pericolo di vita. È successo nei pressi di Sanremo, dove un pastore tedesco, probabilmente abbandonato nella zona, ha scatenato un putiferio per attirare l'attenzione su una femmina di spinone che era caduta in un fosso a lato dell'autostrada. Gli abitanti di una casa nei paraggi, allarmati dal chiasso che il cane faceva per chiamarli, hanno allertato i Vigili del Fuoco che hanno seguito il nostro eroe, fino a trovare la spinoncina che, spaventata, rischiava di non cavarsela se non fossero intervenuti in fretta. La Asl veterinaria ha contribuito portando l'imbracatura con la quale è stato possibile portare a termine l'operazione, mettendo all'asciutto la spinona, adesso ospitata in un canile privato convenzionato con l'Enpa. Pare che l'animale tratto in salvo, privo di tatuaggio o microchip, sia comunque in condizioni di rimettersi presto in forma, a parte la paura per la disavventura.

Il quattrozampe eroe della giornata, però, dopo aver sorvegliato ogni fase del lavoro dei pompieri, per accertarsi che la sua amica fosse ben assistita, ha girato le zampe e non c'è stato modo di catturarlo, è scomparso nella campagna circostante, preferendo la vita libera del randagio. L'Enpa ringrazia i Vigili del Fuoco che si sono impegnati con coraggio. (1 febbraio)
 
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paprika999
view post Posted on 9/2/2006, 22:38




NEWSLETTER LAV

Pellicce Cina: Commissario UE risponde a Frattini

Rispondendo ad una lettera del Vice-Presidente della Commissione Europea, Franco Frattini, il Commissario UE al Commercio, Peter Mandelson, ha assicurato che la Commissione UE punta a introdurre un bando per le importazioni e il commercio di pellicce di cani e gatti e che la Direzione Generale per la Salute e tutela dei consumatori (SANCO) sta elaborando i necessari atti legislativi. Per la LAV l'UE deve porre subito in discussione con la Cina le crudeltà con le quali sono allevati e uccisi milioni di animali per farne pellicce. Urgente un trasparente ed efficace sistema di etichettatura di prodotti realizzati in pelliccia.

Zoo: colpo grosso del Governo contro gli animali

Ad otto mesi dal varo del Decreto Legislativo n.73/05 sulle condizioni degli animali nei giardini zoologici, i nuovi zoo e delfinari che non rispettano la legge potranno godere di una sanatoria per le inadempienze. Il Consiglio dei Ministri varerà, infatti, su proposta dei ministri Matteoli (Ambiente) e La Malfa (Pol. Comunitarie), una modifica al Decreto a vantaggio delle strutture entrate in funzione senza le autorizzazioni previste e di quelle che non sono riuscite ad adeguarsi a quanto previsto dalla normativa per il rilascio della licenza ministeriale che certifica il rispetto dei parametri sul mantenimento degli animali. Tra i nuovi giardini zoologici privi della licenza anche lo zoo-delfinario "Zoomarine" di Torvajanica (Roma).

Cosenza: nasce l'Ufficio diritti animali

Dopo Roma, Milano, Perugia e Reggio Emilia, anche l'Amministrazione provinciale di Cosenza inaugura il suo "Ufficio per i diritti degli animali" affidandone la gestione ai volontari della LAV: questo ufficio rappresenta il primo del suo genere del Sud Italia, istituito con l'obiettivo di fornire risposte immediate e soluzioni concrete alle problematiche e alle esigenze degli animali, con particolare riferimento a quelli da compagnia.
Info: LAV Cosenza

Caltanissetta: cane maltrattato

Un cane di circa cinque mesi è stato tratto in salvo da due veterinari di Caltanissetta, mentre vagava spaesato e visibilmente denutrito nelle campagne intorno alla città. Crostino, questo il nome datogli dai veterinari, era completamente inzuppato di benzina usata probabilmente nel tentativo di curare la rogna di cui è malato. Senza l'intervento dei veterinari sarebbe morto per intossicazione. La LAV di Caltanissetta sta ora cercando una famiglia che possa adottarlo e terminare le cure per garantirgli un futuro dignitoso.
Info: LAV Caltanissetta

Sanremo: W il circo ma senza gli animali

Il Comune di Sanremo ha dedicato al circo senza animali il carro che lo rappresentava alla tradizionale sfilata dei carri fioriti, svoltasi domenica 29 gennaio, che aveva come tema lo spettacolo circense. Ospiti d'onore gli artisti del Cirque du Soleil, il più grande circo al mondo senza animali. Il Comune di Sanremo ha voluto così aderire alla campagna della LAV in favore di un circo senza animali, ritenendo tale scelta coerente con la politica di tutela e rispetto di tutti gli animali intrapresa dell'Amministrazione cittadina.

X SOSTENERE LA LAV
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2 replies since 27/1/2006, 12:01   258 views
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